La silloge di poesie che viene qui presentata per la prima volta in italiano, tradotta da Ginevra Pugliese, è tratta per la gran parte da due raccolte, Hit depot (Sarajevo 2003) e Transsarajevo (Zagabria 2006), quest'ultima molto popolare nell'intera ex-Jugoslavia. Sono presenti anche tre poesie (Manifesto, Passeggiata per Srebrenica, Poesia dei sopravvissuti) tratte dalla raccolta I miei fiumi (Moje rijeke, Sarajevo 2014). Come ha affermato l'autore, il suo intento era quello di scrivere per erigere piccoli monumenti funebri in ricordo dei suoi compagni morti, facendo della scrittura il terreno della dialettica tra immortalità della natura e mortalità dell'uomo, che anzi trova nel ritorno alla natura dopo la morte la sua dimensione di resurrezione terrena, "nell'intesa segreta tra inanimato e animato" (il cimitero militare Ometaljka).)
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