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Un librettino senza infamia e senza lode, utile o a chi sa già tutto e vuole solo rinfrescare qualche ricordo oppure a chi, non sapendo niente, vuole avere almeno una pallida idea dell'epoca risorgimentale. Ho trovato più interessante l'appendice di documenti.
Un libro "leggero" e che racconta in modo semplice e diretto il "risorgimento". Il libro è diviso in 3 parti che si possono definire come le cause, gli eventi, ed un bilancio finale del risorgimento. Adatto a tutte le persone che vogliono avere una visione oggettiva e razionale di questo periodo storico, con poche sfumature, in quanto raccontata solo nei fatti essenziali, infatti mancano quei lunghi e noiosi romanzi sulle vite dei protagonisti.
L'autore si prefigge con questo saggio di illustrare in maniera più chiara quello che è stato il complesso evento storico che tra noi Italiani è ricordato con il nome di "Risorgimento". Pur iniziando il suo lavoro con questa buona intenzione, talvolta anche riuscendo a presentare chiaramente quanto vuole esprimere, non centra molto in pieno il significato degli eventi storici che rievoca, facendo in non rari casi un po' di confusione. Ma soprattutto, limitandosi a raccontare semplicemente - e verso la fine sempre più sommariamente - gli avvenimenti, non riesce a fare un'analisi storica adeguata rispetto al fine che si prefigge. In particolare dedica un numero di pagine considerevole fino al periodo del mazzinianesimo dopodichè i restanti eventi li presenta in maniera spicciola e non concreta. In particolare modo, errore comunissimo oggi, cade nel tranello di dare come inizio del moto risorgimentale la spedizione napoleonica del 1796, dedicando un ampio capitolo in merito, e non agli anni successivi il Congresso di Vienna, presentando quindi il movimento unitario italiano come una continuazione della Rivoluzione francese, invece di spiegare come quest'ultima sia stata un avvenimento che può aver contribuito, al contrario di esserne parte, al risveglio della coscienza nazionale italiana. I documenti che si trovano nell'appendice sono abbastanza noti a qualunque studioso esperto di storia risorgimentale e in sostanza non rappresentano niente di nuovo come invece indicato nel retro della copertina. In breve è un riassunto e non un’analisi e la maggior parte delle considerazioni fatte sono quelle più comuni mentre alcune restanti non trovano nemmeno fondamento. Risulta comune ad altri lavori fatti da stranieri sull’unificazione italiana anche se l’autore si mostra meglio di altri a conoscenza di alcuni aspetti fondamentali della storia italiana ottocentesca. Malgrado ciò non è certo un libro che può presentare in maniera chiara il Risorgimento né tanto meno chiarirne i punti più discussi.
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