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scheda di Bellofiore, R., L'Indice 1995, n. 4
Trappola e immaginazione. Sono forse queste le due parole che più sintetizzano il rischio e la sfida dell'innovazione tecnologica basata sull'informatica, così come ce li consegna questo agile e interessante volume curato da Mariella Berra. Trappola l'innovazione tecnologica lo è se viene semplicemente a sovrapporsi al vecchio paradigma "fondista", che accoppiava crescita nella produzione di merci e crescita nei posti di lavoro, e che contava su una, per così dire, naturale sinergia tra sviluppo economico e benessere sociale. Come gli anni recenti troppo duramente ci ricordano, con la globalizzazione dell'economia e la crisi dei tradizionali strumenti di intervento dello stato-nazione, gli aumenti di produttività, lungi dal tradursi in arricchimento più o meno eguale per tutti, si mutano al contrario in espulsione di lavoro e in degrado regionale. Immaginazione - sociale, culturale, istituzionale - è quella che è necessaria affinché delle nuove tecnologie prevalga la (possibile) logica comunicativa di ricerca, consenso e partecipazione, piuttosto che la tradizionale spinta all'efficienza riduttivamente intesa come risparmio di tempo, e ottenuta attraverso meccanismi di comando basati sullo stress. E immaginazione è necessaria affinché le regioni attivino politiche pubbliche a sostegno di quel milieu tecnologico in grado di sfruttare le reti locali e sovranazionali in formazione, scavalcando la strettoia statuale. L'innovazione tecnologica, mutando il senso del tempo e dello spazio, rivoluziona le stesse nozioni di lavoro e potere, e impone una diversa visione della società e del conflitto. Il volume, attraverso i numerosi contributi di studiosi italiani e stranieri (Lyon, Gallino, Naschold, Castells, Camagni, Vickery, Losano, Bechtle, Cerruti-Berra, Talamo) è un'utilissima agenda delle diverse letture dei mutamenti economico-sociali in corso, e si articola in due parti. Nella prima si ricostruisce il dibattito teorico e lo scenario internazionale; nella seconda, le esperienze regionali locali. Di particolare interesse, a questo proposito, il confronto del caso torinese-piemontese con la regione tedesca del Baden Württemberg.
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