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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
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Un libro acclamatissimo, tra racconto storico, soprannaturale e dark fantasy, che reinventa le origini del regno di terrore del Ku Klux Klan.
«È un trionfo dell'immaginazione: fantastico, brutale, emozionante. La combinazione di reinvenzione storica e politica di Clark è catartica, appassionante, fresca» – The New York Times
Nel 1915, il film Nascita di una nazione lancia un oscuro incantesimo sull'America: i ranghi del Klan si gonfiano come non mai, nutriti dagli istinti più orribili dei bianchi. E non è tutto. Perché sotto i cappucci si nascondono – letteralmente – mostri determinati a scatenare l'inferno sulla Terra. Ma anche i klux possono morire. E c'è chi li sa riconoscere sotto le loro sembianze umane e li uccide per vocazione. Come Maryse Boudreaux, una giovane donna tormentata da un oscuro segreto, e le sue inseparabili amiche, una sboccata cecchina e una reduce della Grande Guerra. Armate di spade magiche, proiettili, bombe e incantesimi, e sostenute da potenti forze sovrannaturali, lottano senza tregua per ricacciare i mostri nell'abisso che li ha partoriti. E quando un Male ancora più famelico e subdolo minaccia di varcare le porte del nostro mondo, saranno costrette a uno scontro finale da cui potrebbe dipendere il futuro dell'umanità.
COME COMINCIA
L'avete mai vista una marcia dei klan?
A Macon non sono grandi come quelle di Atlanta. Ma ci sono klan abbastanza in questa città di cinquantamila anime o giù di lì, che se gli viene il prurito possono organizzare una marcia di idioti.
Questa la stanno facendo oggi, che sarebbe a dire martedì, che sarebbe a dire il Quattro luglio.
Ce n'è un bel gruppo che sfila per la Third Street, con le tuniche bianche e i cappucci a punta. Neanche uno con la faccia coperta. Mi hanno detto che i primi klan, dopo la Guerra civile, si nascondevano dietro federe e sacchi di farina per darsi alle loro malefatte, e che persino si annerivano per far finta di essere di colore. Ma questo è il Klan che abbiamo oggi, nel 1922, e non si dà la pena di nascondersi.
Tutti quanti – uomini, donne e addirittura piccoli klan – sembrano a un picnic domenicale per come se la ridono. Hanno anche i fuochi d'artificio: scintille, petardi cinesi, razzi e cose che quando scoppiano sembrano cannoni. Una banda di ottoni fa a gara col baccano, e nessuno che batta le mani a tempo, giuro. A vederli così, tutti saltellanti a sventolare le loro bandiere, poi, vi potreste pure dimenticare che sono dei mostri.
Ma io ai mostri gli do la caccia. E so riconoscerli quando li vedo.
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