L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il pregio fondamentale di questo libro non consiste tanto nell'essere una nuova edizione annotata delle Rime di Isabella Morra (come potrebbe far supporre il titolo) quanto piuttosto nel contenere in realtà un ampio saggio - eccellente per profondità e completezza - che prima di tutto esplora il milieu storico-sociale in cui la poetessa visse, e poi scandaglia la 'stoffa' poetica dei suoi versi, rilevando tanto le influenze dei modelli (Petrarca in primis) quanto le 'rivisitazioni' e le divergenze che ne costituiscono la personalità. Tutto ciò in un quadro di opportuni confronti anche con altre rimatrici del Cinquecento. L'obiettivo è puntato nondimeno sulla nota e tragica storia famigliare di Isabella - sgombrata, però, dai romantici eccessi che vi hanno accumulato una certa tradizione e determinati approcci ormai superati - badando, inoltre, a non far rientrare del tutto la poesia nella vicenda biografica, perché in tal modo si finirebbe per 'rinnegare' l'opera d'arte come tale. Al saggio segue la riproposizione del Canzoniere di Isabella - nella cui brevità (e probabile incompletezza rispetto a un corpus originario non pervenuto) l'autore ravvisa in ogni caso un preciso e compiuto iter, sia spirituale sia letterario - che viene illustrato con originalità di interpretazione, chiarezza esegetica e molteplicità di rimandi. Interessante, fra l'altro, la presentazione della doppia versione della Canzone "Signor, che insino a qui, tua gran mercede" (XII A / XII B), che permette di rilevare specificità e motivazioni delle varianti. Il libro è suggellato infine da una lucida sintesi di tutta la storia della critica morriana. Il volume ha forse un solo precedente a cui può paragonarsi per competenza e perspicacia di indagine: la bella edizione critica di Maria Antonietta Grignani (Salerno Editrice, Roma, 2000); tenendo presente, però, che qui Gianni A. Palumbo può e sa contestualizzare anche tutto quanto si è venuto scrivendo su Isabella Morra in questi ultimi vent'anni.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore