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Rifugio è lo Stato d’Israele, il grembo di una donna, la casa di amici-nemici; rifugio è il buio, il ricordo oppure l’oblio. In questo straordinario romanzo di Sami Michael, i personaggi, complessi, tormentati, lacerati da dubbi, paure, ricordi, si alternano sulla scena, convivono o si nascondono gli uni dagli altri. La caratteristica che li unisce è il dubbio, la necessità di liberarsi dalle ideologie per approdare ad una verità che sola può muovere il loro io più profondo. Ma il giogo dei rapporti e le regole imposte dai diversi ambienti, l’estrema sinistra israeliana da un lato, il radicalismo palestinese dall’altro, li porterà a concludere che la lontananza tra i due mondi è davvero siderale. Tutta la vicenda si muove nell’arco di pochi giorni, i primi della guerra del Kippur, a Haifa. Ma i ricordi che spiegano l’intima struttura dei personaggi vanno molto più lontano e più a fondo nel tempo e nello spazio. Legati alla radio, nella stessa stanza, ebrei e arabi e chi non ha ancora deciso se essere l’uno o l’altro, aspettano notizie e le sperano diverse. Guardandosi negli occhi.
Il romanzo, scritto nel 1977, narra una vicenda ambientata a Haifa all’epoca della Guerra dello Yom Kippur; guerra ammantata di un alone tragico, perché successiva alla trionfante vittoria del Giugno 1967. In una Haifa, lontana dal fronte, ma nella quale si respira l’atmosfera di guerra e in cui gli abitanti si sentono un tutt’uno, l’attenzione dello scrittore è posta su un gruppo di militanti del partito comunista israeliano, ebrei ed arabi. Il romanzo è giocato sull’intreccio delle vite e dei ricordi di ciascuno, sulla contrapposizione delle esperienze e delle storie, contrasto che rende difficile una vera comunicazione, una pace autentica, a prescindere dalle vicende politiche e militari che fanno da sfondo. Sami Michael sa penetrare con la sua caratteristica capacità di introspezione psicologica nell’animo di ciascuno; ci appassionano i suoi ritratti di donna, qui Shula e Shoshana; in precedenza Huda o Victoria. La parola chiave o tema principale del romanzo è: RIFUGIO. Rifugio come luogo di riparo, ma anche occasione per iniziare una vita nuova. Il romanzo, che merita di essere conosciuto ed apprezzato da un vasto pubblico, non è un consolatorio inno alla pace e alla convivenza, ma un’analisi onesta e sofferta sulle differenze e i molteplici aspetti di una realtà complessa nella quale le storie individuali vanno ben oltre le vicende storiche più ampie.
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