Un romanzo intenso e struggente sull'amore, il tradimento e gli ideali infranti ai tempi della guerra.
«L'autore costruisce un romanzo avvincente e storicamente accurato, che trasporta il lettore nelle atmosfere di una tipica spy story degli anni Quaranta» - Luigi Gaetani, Robinson
«Signorina, perché è qui?» La verità, sempre lei, la valuta più pregiata. Yvonne sospira. Poi capitola. «Perché mi sono perduta»
1941. Svevo Giacco-Aliprandi, console italiano di stanza ad Algeciras, uno spicchio di mondo dove l'Europa è quasi Africa, è un uomo tutto d'un pezzo. Fedele ai valori del fascismo degli inizi, si è sempre messo in prima linea per difenderli, come testimonia la ferita che gli attraversa il volto. La vera ragione per cui si trova a pochi chilometri da Gibilterra, roccaforte che concede agli inglesi di dominare ancora il Mediterraneo, è la necessità di organizzare una missione segretissima per colpire le navi e il porto britannici. Un'azione intrepida, che coinvolge gli uomini della Decima Mas di Borghese e che potrebbe dare una svolta definitiva alla guerra. Per Svevo, nella vita non esistono altri interessi che il lavoro, la patria e la famiglia, almeno fino al giorno in cui conosce Yvonne Lavallard, inquieta fotografa della Reuters, in fuga da una Parigi ormai in mano nazista. Una donna con un passato nebuloso, dall'indiscutibile fascino e che non ha ormai più nulla da perdere. Ma c'è un uomo nelle file nemiche che sembra aver intuito che tipo di attacco stanno preparando gli italiani: Arthur Goodwin, il capo del SIS, i servizi segreti britannici a Gibilterra, l'unico davvero determinato a fermare quegli assalti alle navi di cui è impossibile scoprire l'origine. Anche lui ha un punto debole, una donna francese che vorrebbe aver accesso alla Rocca per poterla fotografare e che potrebbe essergli molto utile: Yvonne Lavallard. Due uomini schierati su fronti contrapposti, due combattenti abituati a ottenere tutto che si troveranno, per la prima volta, disposti a perdere ogni cosa: perché, in questa partita a scacchi, nulla è come sembra.
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