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«Passi biblici, racconti, tradizioni, aneddoti personali in un tripudio di cibi, per il corpo e per l'anima, mischiati con le immaginifiche illustrazioni di Jean Blanchaert e dozzine di ghiotti piatti da preparare firmati dai creatori del popolare blog di cucina labna.it, Benedetta Jasmine Guetta e Manuel Kanah» - Paolo Rumiz
La storia biblica inizia con un morso di troppo: Adamo ed Eva sono in scena da pochi versi quando Dio vieta di mangiare il frutto della conoscenza del bene e del male, che loro prontamente assaggiano. Da quel momento in poi la nostra alimentazione è caratterizzata da divieti e obblighi, tradizioni e usanze, devozione e ribellione. Quarantacinque storie e ricette raccontano del rapporto intricato fra cibo e norme religiose ebraiche, cristiane e islamiche.
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Brillantissimo esordio di Miriam Camerini, che ci offre un bellissimo mix di riflessioni, suggestioni, ricette e illustrazioni, che ho letto con entusiasmo. Ottima l'idea di narrare il rapporto fra cibo e religioni, e le commistioni fra credenze diverse che talvolta avvengono grazie al cibo. Ecco allora che il cibo svela punti di contatto anziché di separazione, diviene uno strumento di unione dei popoli, una mescolanza di sapori e aromi differenti, da condividere in un anelito di fratellanza. Fin dall'introduzione mi son sentito subito in sintonia con l'autrice, laddove scrive di esser partita “come si parte per un viaggio, o almeno come parto io, di solito: sapendo pochissimo, con allegra curiosità e una certa pazienza (amo i viaggi lenti).” Tale dev'essere il nostro modo di viaggiare, marcato dalla differenza tra essere turisti o viaggiatori (i primi programmano tutto e vedono solo quel che si aspettano di vedere, mentre i secondi sono aperti a tutti gli imprevisti e le emozioni che il movimento può dare), ed è affascinante il viaggio in cui l'autrice ci conduce, dove antiche tradizioni sono scandite e ritmate anche dai piatti cucinati, spesso simili in culture diverse. Ad aggiungere ulteriore sapore al libro vi sono poi frammenti di vita privata, inseriti qua e là, che ci fanno percepire la meraviglia di una scoperta, tanti piccoli momenti che donano al testo una gioiosa leggerezza e ci inducono a commozione o a un tenero sorriso. Che il libro sia perfettamente riuscito è dimostrato dal doppio desiderio che costantemente suscita: di partire verso i luoghi visitati e di assaggiare tutti i piatti che vengono presentati!!
Recensioni
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