L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Dalla Ford alla Microsoft: se in passato, per creare ricchezza, erano necessari beni tangibili come le fabbriche, i macchinari e la manodopera, oggi il fattore davvero strategico è la conoscenza. La vera ricchezza delle imprese moderne, infatti, è costituita da beni intangibili: le competenze dei dipendenti, i dati sulla clientela e sui canali di vendita, la memoria storica dell'azienda. Il sapere.Thomas Stewart ha presentato questa sua rivoluzionaria teoria nel Capitale intellettuale, bestseller tradotto in diciassette lingue e indicato dal Financial Times come libro più importante del 1997. Oggi, nella Ricchezza del sapere, Stewart dimostra come sia possibile mettere in pratica la sue straordinarie intuizioni nella vita quotidiana delle aziende, per accrescerne le opportunità di successo sui mercati: gestire più efficacemente il sapere consente di raggiungere nuovi livelli di profitto, e di ridurre i costi in misura più che proporzionale. La novità del ragionamento, che potrebbe apparire scontato per le aziende della new economy, sta nella sua applicazione universale, nella sua validità per le imprese dei settori economici più tradizionali. Lo dimostrano diversi casi eccellenti, dalla General Electric ai colossi della chimica americani, dalla Xerox Europe alla Procter&Gamble.Il punto è che il sapere, in azienda, va innanzitutto riconosciuto, e poi va incentivato e condiviso. Cosa non sempre facile quando si utilizzano i tradizionali strumenti di organizzazione, di pianificazione strategica e di gestione del personale. Strumenti che, secondo l'autore, sono diventati obsoleti con l'avvento del mercato globale. Per superare il problema Stewart propone dunque una linea d'azione concreta e articolata, un nuovo modello di gestione aziendale che consente di mettere a frutto il «capitale intellettuale» migliorando la redditività e la performance in ogni tipo di impresa.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore