La Legge di Stabilità 2015 ha apportato diverse modifiche alla disciplina IVA, incidendo notevolmente sull’ambito applicativo del reverse charge e introducendo un nuovo sistema di assolvimento dell’IVA verso gli enti pubblici, denominato split payment. Successivamente sono intervenute ulteriori modifiche dettate dalla Legge di stabilità 2016 (in materia di imprese consorziate), ma soprattutto importanti chiarimenti e precisazioni forniti dalla Circolare 22 dicembre 2015, n. 37. Il testo, opportunamente rivisto in base ai citati chiarimenti e alle novità introdotte, analizza compiutamente l’applicazione del meccanismo dell’inversione contabile, denominato “reverse charge”, che trova applicazione nelle operazioni con l’estero, nelle prestazioni di servizi rese in edilizia anche in assenza di subappalto, nelle prestazioni di pulizia, nelle cessioni di fabbricati, di rottami, di oro, di bancali in legno, di energia e certificati energetici, ecc... Il reverse charge, come anche lo split payment, interessano sia chi deve emettere le fatture con i “particolari regimi”, sia chi deve riceverle. Nel settore dell’edilizia va tenuto conto dell’estensione del meccanismo del reverse charge ai contratti di appalto, oltreché del subappalto; l’applicazione del reverse charge a servizi quali la pulizia di fabbricati, la tinteggiatura degli stessi o la manutenzione di impianti, comporta l’obbligo di applicare tale regime anche per soggetti come banche, assicurazioni, medici, ecc., che in precedenza erano addirittura esonerati dal presentare la dichiarazione IVA. Su tali argomenti la Circolare n. 37/2015 fornisce importanti chiarimenti tra i quali si segnalano, ad esempio, quelli relativi al contratto unico d’appalto e scomposizione delle singole prestazioni, alla distinzione tra fornitura con posa in opera, all’installazione di impianti e relativa attività di manutenzione e riparazione (compresi quelli antincendio), alla presenza di beni significativi. Il testo è diviso in sezioni, ognuna delle quali illustra le caratteristiche generali di applicazione, le modalità di assolvimento dell’IVA, l’ambito applicativo del regime in esame con l’ausilio di schemi, tabelle riassuntive ed esemplificazioni pratiche; inoltre, sono analizzati gli aspetti dichiarativi correlati al reverse charge, nonché il profilo sanzionatorio legato ad irregolari o mancati adempimenti da parte dei soggetti interessati. Infine, un’apposita sezione del testo è dedicata all’analisi del c.d. “split payment”, metodo in base al quale l’imposta viene versata direttamente all’Erario da parte dell’Ente pubblico in relazione alle fatture da questo ricevute.
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