L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione:
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Bellissimo film di denuncia (boicottato un po' ovunque e mai uscito al cinema in Italia) dai contenuti forti e scomodi sulla guerra in Iraq. La storia è simile a quella di "Vittime di guerra" ma qui De Palma fa molto di più: in un'epoca in cui le guerre vengono seguite in TV e internet fa da padrona, è geniale la scelta di girare il film in prima persona come se fosse un video amatoriale (con tanto di scena di decapitazione di un soldato americano o filmati privati di Youtube). Il risultato è un'opera toccante e dall'incredibile realismo, dinnanzi al quale si rimane scioccati.
Concordo. Non mi è piaciuto. Il "remake" irakeno di Vittime di Guerra è lontano un miglio dall'originale. Nel primo caso avevamo un grande cast, una storia serrata, una descrizione "realistica" del contesto in cui i fatti avvenivano che davano origine a un grande film. Qui abbiamo un mix di pseudo filmati artigianali con un documentario "francese" (come se nel primo film ci fosse stato un documentario cecoslovacco a documentare l'obiettività dei fatti) che danno origine a un mediocre risultato in cui la regia di un (ex ??) maestro non si vede quasi per niente.
Bah. Non basta un mostro sacro della regia (anche se negli ultimi tempi in "calo" e si vede) per fare un buon film. Qui viene scelta la strada della presa diretta, mescolando filmati autogestiti con "documentari" stranieri per documentare una pagina triste nella ancora più triste vicenda irakena. Alla fine ne viene fuori un pastrocchio che strizza l'occhio alla recente moda della "telecamerina" (da Cloverfield a Rec) senza aggiungere nulla.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore