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Dettagli

2022
15 giugno 2022
240 p., Brossura
9788830105980

Descrizione

Una sera di ottobre del 1974 la giovane giornalista Wanda Girlando viene uccisa a Ortigia. La sua morte sembra oscuramente legata a quella di un antiquario nostalgico del Ventennio. Ma su questo mistero cala il silenzio. Una sera di aprile dei nostri giorni, la filologa Rosa Lentini annuncia a sua madre Evelina l'intenzione di prendere un secondo anno di aspettativa e trasferirsi nell'amata casa di Pizzuta, in Sicilia. Fatti salvi i colloqui con un brillante allievo, infatti, l'università non riserva più a Rosa alcuna emozione; e, al contrario, da Pizzuta si è fatto vivo l'ex comandante Drago che - memore della finezza con cui madre e figlia hanno risolto il cold case della parrucchiera uccisa - chiede il loro aiuto per riaprire il caso della morte di Wanda. Così, Rosa ed Evelina scavano nel passato guidate da una profonda etica della verità, dalla consapevolezza filologica che "la profondità si nasconde in superficie, e la superficie non è altro che il testo" con le sue parole, i suoi errori, le sue lacune da colmare...

Valutazioni e recensioni

3/5
Recensioni: 4/5
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Recensioni: 5/5

Dopo "La parrucchiera di Pizzuta", l'autore riporta alle luci della ribalta Rosa Lentini, l'investigatrice dilettante che, grazie alle ricerche d'archivio, ai suoi studi filologici e all'aiuto dell'arzilla mamma, riesce a risolvere dei cold cases. Questa volta Rosa, ancora delusa dalla carriera universitaria, viene richiamata in paese dall'ex comandante dei carabinieri e intimo amico del defunto padre della donna, per indagare sul caso di una giovane giornalista assassinata nel 1974. Svolgendo le indagini filologiche, emergono fatti oscuri e morti sospette di donne curiose e perspicaci… Anche questo secondo volume di Nino Motta si legge con piacere e interesse. Grazie alle indagini condotte attraverso l'esame di vecchi documenti e foto, il lettore segue man mano l'evolversi della vicenda ed è indotto anch'egli, seguendo i piccoli indizi e le grandi rivelazioni, a fare mille supposizioni. Il coinvolgimento è pertanto, assicurato: un'immersione totale tra segreti, che forze opposte tentano di riportare alla luce o di fare restare nell'oblio. Molto divertenti poi, le conversazioni tra Rosa e la madre Evelina, che alleggeriscono la drammaticità delle storie proposte e strappano più di qualche sorriso.