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Anno edizione: 2011
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davvero molto coinvolgente e commovente. naturalmente anche se si tratta di una bellissima storia di fantasia, lo sfondo storico è molto reale purtroppo e non si può fare a meno di riflettere su quanto il mondo raccontato in questo romanzo sia totalmente distante dal mondo che conosciamo noi occidentali, nel bene e nel male. la miseria, la povertà. la crudeltà e soprattutto l'ignoranza racconti lasciano sconcertati e disgustati. dal punto di vista tecnico, la lettura è stata molto scorrevole, il libro l'ho finito in neanche cinque giorni. consigliato, soprattutto a chi vuole conoscere la realtà di quei mondi che sembrano così distanti dal nostro, ma che vivono comunque il nostro tempo.
Libro carino, lettura molto scorrevole che aiuta a farsi coinvolgere dalla storia. Finale un po' scontato e direi anche affrettato ... peccato. Forse il tema della realtà di questo popolo poteva essere approfondito un po' di più.
Ho sempre dubitato del romanzi che hanno fatto successo dal "passaparola". Anche questo me lo conferma. Il titolo è in parte menzognero in quanto Kabul c'entra assai poco, anche se la vicenda si svolge in Afghanistan. Io lo avrei intitolato "Il rossetto", chi lo ha già letto capirà il perché. La narrazione è semplice, scolastica, ripetitiva. Mi è sembrato di leggere l'elogio alle Nazioni Unite e all'esercito americano. L'autrice è una infermiera, operatrice umanitaria che ha vissuto per sei mesi come volontaria in un piccolo paese afghano: Bamiyan, località dove i talebani distrussero i due grandi Buddha. In sostanza il romanzo narra l'amicizia sorta fra questa infermiera ed una ragazza del luogo. I problemi locali, che non sono ancora risolti considerato che il Paese è ancora controllato dalle forze alleate, sono descritti in modo poco approfondito. Per chi non ha ancora letto "Mille splendidi soli" e "Il cacciatore di aquiloni" sarà sicuramente rimasto entusiasta del romanzo, ma per me è solo una lettura leggera, scorrevole, con una storia d'amore stile Harmony. Alcuni errori grammaticali spero siano dovuti a refusi tipografici e spero non alla traduttrice. Sorvolo sul finale, improponibile e sicuramente irrealizzabile.
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