L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2021
Promo attive (0)
Due apologhi, La scimmia scienziata e L'orologiaio, che furono scartati ai tempi della raccolta complessiva del corpus della favole di Stevenson. Riesumati e pubblicati nel 2006 dal "Times Literary Supplement", sono ora presentati con orgoglio da Marcello Benfante, per Mobydick, piccolo e attento editore di testi di grandi classici meno noti (si ricordi tra gli altri il saggio di Flaubert Bibliomania). Si tratta di due brevi follie che Stevenson scrisse negli anni proprio a ridosso della stesura dello Strano caso: e infatti sono ravvisabili tutti i temi e i motivi che si consolidarono nella figura scimmiesca, al limite del ferino, di Hyde. Stevenson, come tutti i suoi contemporanei, aveva letto Darwin ed era un appassionato lettore di Herbert Spencer. La teoria dell'evoluzione, l'origine delle specie e la cosiddetta selezione naturale sono rielaborate con uno stile brillante, incastonate in un'esemplare misura breve che illumina, se ancora fosse necessario, sulle forti connessioni tra la scrittura di Stevenson e il pensiero scientifico dell'epoca. Negletti forse perché troppo dissacranti, raccontano l'uno la storia di una scimmia che si oppone alla terribile pratica della vivisezione e l'altro quella di un gruppo di microbi congetturanti sulla quantità d'acqua necessaria per riempire un bicchiere. Due burle taglienti contro i dogmi scientisti e le pseudo-ideologie liberali, attraversate da una vera pietas per gli esseri ultimi, per quelli che ai tempi erano chiamati "selvaggi" e fatti oggetti di feroce studio anatomico.
Camilla Valletti
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore