Un libro può essere divertimento, provocazione, sfida, mistificazione. Il presente libro è un po’ tutte queste cose, ma è in particolare la prima di esse che aspirerebbe ad essere. Nella sostanza, è un libro critico sui fumetti. Ma mentre la critica è comunemente ritenuta qualcosa di uggioso, qui c’è invece il tentativo diveicolare dei contenuti critici corretti in forma appetibile.Esso riunisce infatti nella prima parte un ampio spettro cromatico di approcci a personaggi ed argomenti diversi del fumetto: la briosa intervista ad una star, la fantasiosità di un incontro in sogno, la lettera giocosa, il racconto secondo un’ottica inattesa, la riflessione nostalgica smagata. Argomenti e approcci diversi unificati tuttavia da un denominatore comune: la forma eterodossa e il piacere dell’imbroglio (anche come affettuoso omaggio a Borges, il Grande Mistificatore).In questo caleidoscopico gioco di specchi sono stati coinvolti cinquantacinque fra i migliori disegnatori italiani, chiamati a dare, attraverso il gusto personale del medesimo gioco, una misura spesso insolita delle loro capacità e propensioni con un disegno originale. Ad essi, e cioè alle loro schede biocritiche, è dedicata la seconda parte del volume, che nella sua natura di repertorio alfabetico di autori viene così a costituire in forma indiretta una specie di identikit del fumetto italiano, oggi: una «scuola» che sta attraversando una fase particolarmente felice della sua storia.)
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