Il titolo è ingannevole, perché Luca, Marco, Gianni e Ivan non sono proprio "bravi ragazzi" ma quattro adolescenti senza scrupoli, se è vero che pesa su di loro il sospetto che Sofia, sedici anni, la ragazza più bella scuola, si sia uccisa gettandosi da un ponte per le troppe cattiverie che i "bravi ragazzi" avevano messo in giro sul suo conto. È questo il tema principale di questo giallo e sarà il commissario Michele Amoruso, detto "il Cerbero", a risolvere il caso. Prima che cominciate a leggere questa "storia di ordinario bullismo", come è scritto in copertina, per correttezza è doveroso fare una precisazione. Il romanzo non è originale. È già uscito tre anni fa con un altro editore e un'altra copertina. Il testo è lo stesso di allora, invariato dalla prima all'ultima parola.)
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