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Leggo sempre volentieri i romanzi dove gli anziani sono i protagonisti, sono libri che solitamente hanno una buona dose di ironia e in cui non manca quella velata nostalgia e l'accettazione della vita per quel che è. Anche in questo romanzo ho ritrovato, a tratti, queste caratteristiche. Non mi ha strappato però le risate che speravo. Comunque lo consiglio a chi ama il genere.
Affettuosa definirei la storia corale che racconta Simona Morani. Sì, perché il suo romanzo "Quasi arzilli" (Giunti) mi è apparso scritto con l'affetto che i giovani provano per i preziosi nonni, con l'occhio pieno di curiosità e rispetto che avevano le migliori fiabe di un tempo: i vecchietti della Rambla sono buffi e teneri, veri e sinceri (mai calcati, mai caricaturati: una scrittura fresca e onesta) nella loro irriverenza verso il mondo che presto lasceranno, nei loro ultimi guizzi d'indipendenza, nell'avversione (paura?) dell'ospizio e nel loro tirare le fila dell'esistenza rendendosi conto che ne è valsa la pena. E fanno riflettere anche noi sul fatto che, nell'interscambio generazionale, quando "finisce la musica, non è la fine del gioco".
Benvenuti al bar "La Rambla, locale storico dove potremmo sempre trovare i simpatici protagonisti di questa storia un po' inusuale, e originale. Ettore, Gino e Basilio giocano una partita di briscola un po' triste, perchè da pochissimo, li ha lasciati il loro amico Ermenegildo, e i tre amici, rimasti soli, fanno i conti con la morte ognuno a modo proprio. Ettore non riesce a dormire bene, e ogni mattina si reca dal dottor Minelli, il medico condotto, per esternargli i suoi pensieri ed i suoi sintomi, Basilio, ex-combattente, si scaglia contro quello che lui ritiene un nemico, il ragazzo bosniaco che ha rilevato un'attività di frutta e verduta in paese, e Gino, detto Apecar, nonostante non ci veda più bene e sia un pericolo pubblico, si ostina a voler giudare la sua apecar appunto, per le vie, ma sempre ben attento a non farsi sgamare da Corrado, giovane vigile urbano inflessibile, che pattuglia le strade per beccare Gino in flagranza di reato. Corrado, vorrebbe tanto che i vecchietti andassero a vivere nella nuovissima casa di riposo, super lusso, appena inaugurata, del paese, ma loro, proprio non ne vogliono sentire di venir rinchiusi là dentro. Vivremo un pezzo di vita a fianco a questi pittoreschi personaggi, con un pizzico di malinconia e tante risate. Molto consigliato.
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