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Anno edizione: 2012
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Tutto un gran sproloquio in stile Wanda Osiris sulla sua infanzia, i suoi amori, la sua voglia di tecitare...credo che abbia raccontato pure un sacco di balle. Grande attrice con Strehler, bellissima immagine di vecchia glamour ma pessima narratrice di se stessa. Evitare
che NOIA!!!!!!una gran fatica arrivarci in fondo!
Questa autobiografia di Velentina Cortese mi è sembrata molto riuscita. Essa consta di due parti: nella prima è raccontata la sua infanzia bucolica nelle campagne della Lombardia. Colori, sapori e gioia emergono vivaci andando a fondersi con la personalità di una bambina cresciuta tra i contadini per volere di una madre borghese in fuga, in cerca di sé stessa tramite i suoi studi al Conservatorio. Nella seconda parte, l'ingresso nel mondo borghese, dove il talento di attrice , coltivato sin dalla più tenera età coi compagni di giochi della prima infanzia, emerge prepotente. Gli amori sono il corollario della narrazione: non soltanto quello conosciuto con Giorgio Strehler, ma anche quello importante col direttore d'orchestra Victor De Sabata, poi la passione spirituale con Jacques, regista di "Rififi" fino all'ultimo marito, Carlo, sposato negli anni 90 . Del primo marito, l'attore Richard Basehart che Valentina chiama Dick, una rivelazione clamorosa: la relazione clandestina con Giulietta Masina, conosciuta sul set di la Strada. La rabbia di Valentina è grande; l'unica vendetta , di classe, è dire che la rivale era una pessima arredatrice. Ma assistiamo anche agli inganni di Federico Fellini che tagliò la parte di Valentina Cortese in Giulietta degli Spiriti per non fare sfigurare la consorte. Clamorosa la descrizione del mondo hollywoodiano e della sua degenerazione: il party con uomini nudi in casa di Zanuck con conseguenti cravatte legate ai loro peni ; le finte lesbiche pagate per offrire lo spettacolo di un loro rapporto sessuale agli ospiti. Infine l'assalto dello stesso Zanuck alla Cortese, che reagisce con un whisky buttato addosso al potente produttore ,con la conseguente rottura del contratto in America. E' assente-o contenuto-il narcisismo, per colei che ha ottenuto grandi successi anche in Effetto Notte di Truffaut (nomination all'Oscar) e ha lavorato con Visconti. Lievi e perfetti tutti gli aneddoti, in un contesto notevole di glamour
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