Quindici discorsi (di cui sei inediti) tenuti da Kurt Vonnegut fra il 1978 e il 2004. Una piccola summa del pensiero di un maestro geniale e irriverente della letteratura del Novecento.
"Una raccolta di discorsi che dovrebbe diventare lettura obbligatoria per tutti" - Riccardo Staglianò, il Venerdì
"Un libro imperdibile nella sua apparente leggerezza" - Cinzia Fiori, Corriere della Sera
Nelle università americane il commencement speech è il discorso tenuto al termine dell’anno accademico ai laureandi da una personalità di spicco del mondo della cultura o della politica. Negli ultimi anni, i discorsi agli studenti di scrittori come David Foster Wallace (Questa è l’acqua) e George Saunders (L’egoismo è inutile) sono diventati grazie al passaparola dei veri oggetti di culto, per gli studenti e non solo. Questo volume raccoglie quindici discorsi (di cui sei inediti) tenuti da Kurt Vonnegut fra il 1978 e il 2004 e si propone come una piccola summa del pensiero di un maestro geniale e irriverente della letteratura del Novecento. Fra aforismi, ricordi, aneddoti, riflessioni, i discorsi di Vonnegut brillano dello stesso spirito vivace e irriverente che anima la sua narrativa: mai predicatorio, mai consolatorio, ma capace di sferrare attacchi frontali allo status quo, cantare inni alla libertà e alla creatività dell’essere umano, spiazzare e divertire con il suo humour dissacrante, Kurt Vonnegut ci parla ancora, a qualche anno dalla morte, con una voce modernissima e utile a leggere il mondo in maniera critica e potenzialmente rivoluzionaria. )
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