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Dettagli

1987
144 p.
9788878230033

Voce della critica


scheda di Nadotti, A., L'Indice 1987, n. 6

Si potrebbe dire, di questo libro, che ogni capitolo è un quadro, per il risalto pittorico e cromatico di ogni scena. Il che non sorprende poiché Sistina Fatta è una pittrice e dipinge, più che scrivere, il diario di oltre vent'anni della sua vita. Dall'infanzia vissuta in una dimensione lenta e assolata come il clima in cui si svolge, quello di una Sicilia insieme arcaica e cosmopolita per i privilegi garantiti dall'appartenenza ad un'antica famiglia nobile, all'età adulta, cui l'autrice approda dopo la guerra, consapevole di quanto e andato cambiando dentro e intorno a lei. Una folla di parenti e servitori anima la prima parte del libro, muovendosi tra le pagine con lo stesso fruscio con cui scivolano le crinoline tra le porte delle case di città e di campagna, lungo stradino polverose, nel rispetto di riti consolidati da tradizioni secolari, di differenze sociali apparentemente immutabili. Frattura dolorosa e rimossa, la morte della madre non interrompe il quieto trascorrere dei giorni, n‚ lo altera in profondità il progressivo affermarsi della dittatura fascista. Unisce il prima e il dopo la bella figura del padre, "serafico" interprete di una poetica continuità, smentita dalle macerie finali, dai palazzi devastati del cuore di Palermo, dove gli Americani guardano alla popolazione "come a fantasiosi misteri, isole galleggianti in un mare di fango e i miseria".

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