Molti dei serial killer vivono una apparente normalità sociale; uno di loro affermava "Noi serial killer siamo i vostri figli, i vostri mariti, siamo ovunque". Infatti, va considerato che, a volte, la peggiore delle pazzie si nasconde sotto un'apparente e ineccepibile normalità; ed è proprio questo il filo conduttore, il principio che guiderà la narrazione del volume. Laddove un velo di quotidianità nasconde ciò che è patologico, è necessario approfondire la natura del conflitto tra bene e male che si ripropone continuamente nelle nostre menti. Ma cosa succede quando le nostre difese non riescono più a contrastare la pericolosa ed insana spinta a suscitare il dolore altrui e la sua morte? Quali sono gli aspetti che hanno destato nelle menti dei serial killer una destabilizzazione tale da portarli a togliere la vita ad altri esseri umani? E soprattutto, vi sono elementi caratterizzanti che possono distinguerli da noi? E quali potrebbero essere questi elementi?)
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