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Dettagli

2007
Tascabile
XXIX-307 p., Brossura
9788804567806

Descrizione

Il 7 ottobre 2006 Anna Politkovskaja è stata ritrovata nell'androne della sua casa moscovita uccisa da quattro colpi di arma da fuoco. Dopo pochi giorni avrebbe pubblicato sul giornale "Novaja Gazeta" i risultati di una sconvolgente inchiesta sulle torture perpetrate in Cecenia dai russi, l'ultimo reportage di una carriera giornalistica sempre all'insegna del coraggio, della verità, della lotta per i diritti e la dignità degli individui, per la libertà e la democrazia. Quella che ancora, in Russia, non c'è. Testimone scomoda, sempre in prima linea, ha vissuto sulla propria pelle e raccontato al mondo senza mezzi termini i lati più oscuri della Russia postsovietica, gli episodi più drammatici, dalla strage di bambini nella scuola di Beslan al sequestro di ostaggi al Teatro Dubrovka, alla guerra cecena.

Valutazioni e recensioni

4,7/5
Recensioni: 4/5
(13)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

"Il mondo teme una proliferazione nucleare incontrollata - io invece temo l'odio", con questa citazione di Anna Politkovskaja si apre la prefazione a questo straordinariamente intenso volume che racchiude alcuni dei più importanti reportage scritti dalla giornalista russa tra il novembre 2002 ed il settembre 2006, che costituiscono probabilmente la sua condanna a morte. Sì perché di molte cose oggi come allora (e sono passati ormai quasi 13 anni, tra qualche giorno ricorrerà l'anniversario della sua uccisione) è ancora proibito parlare. Anna invece voleva parlare di tutte le cose scomode che riteneva importanti e lo faceva con una precisione ed un trasporto che permetteva al lettore di diventare quasi protagonista delle vicende che venivano descritte nei suoi articoli. Ecco allora che compare davanti ai nostri occhi la Cecenia, attraversata in sette anni di lavoro, e i rastrellamenti, i rapimenti, le torture e i civili vittime della guerra e dell'esercito federale; la vicenda del Teatro Dubrovka di Mosca e quella della scuola di Beslan in Ossezia; ecco la Russia di quei primi anni 2000 con le sue storie di corruzione, di arbitrio e di diritti negati e con l'esempio di quanti a tutto questo hanno detto "no". Dicono che Anna "era bella e con il passare del tempo diventava sempre più bella, perché il volto lo riceviamo da Dio come materiale grezzo, ma poi ce lo scolpiamo da soli. In età adulta dal viso inizia a trasparire l'anima. E lei aveva un'anima bella", e credo che non ci sia migliore modo di conoscerla che ascoltarla attraverso le sue stesse parole.

Recensioni: 5/5

L'unica grande mancanza che ho notato è un buon apparato di note. Ce ne sono alcune, ma per quanto mi riguarda, insufficienti a colmare le lacune di una millennial come me. Mentre i nostri notiziari abbondano di news che riguardano il mondo occidentale, non la stessa cosa si può dire riguardo alle notizie del resto del mondo.

Recensioni: 5/5

A volte amo sottolineare frasi ke mi ccolpiscono, ma....in questo caso credo dovrei farlo per l'intero libro....da leggere e meditare profondamente...grazie Anna

Recensioni: 5/5

Lettura interessante, dove la Politkovskaja dà la sua versione dei fatti su 3 drammatici eventi che hanno interessato la storia russa degli ultimi 20 anni.