Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 23 liste dei desideri
Memorie di un porcospino
Disponibilità in 5 giorni lavorativi
13,60 €
-15% 16,00 €
13,60 € 16,00 € -15%
Disp. in 5 gg lavorativi
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
13,60 € Spedizione gratuita
disponibilità in 5 giorni lavorativi disponibilità in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
16,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibilità in 5 giorni lavorativi disponibilità in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
16,00 € + 6,90 € Spedizione
disponibilità in 8 giorni lavorativi disponibilità in 8 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
13,60 € Spedizione gratuita
disponibilità in 5 giorni lavorativi disponibilità in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
16,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibilità in 5 giorni lavorativi disponibilità in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
16,00 € + 6,90 € Spedizione
disponibilità in 8 giorni lavorativi disponibilità in 8 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi
Memorie di un porcospino - Alain Mabanckou - copertina
Chiudi
Memorie di un porcospino

Descrizione


Narra una leggenda africana che alcuni uomini hanno un doppio animale, un «doppio nocivo». Quello di Kibandi è un porcospino, a cui è indissolubilmente legato da quando suo padre lo ha condotto nella foresta e lo ha costretto a bere il mayamvumbi, una disgustosa bevanda che ha sancito la sua iniziazione. E così il povero porcospino è obbligato ad abbandonare i compagni per unirsi al ragazzo e al suo «altro sé», la fotocopia esatta di Kibandi se non fosse che gli mancano il naso e la bocca. Il problema è che il destino di un doppio è di assecondare il padrone qualunque cosa faccia, e Kibandi da bambino mite si trasforma col tempo in un feroce assassino. Vicini di casa, abitanti del villaggio: la sua furia si abbatte su chiunque osi ostacolarlo. Il porcospino lo segue ubbidiente, si rende complice di e?erati omicidi usando gliaculei come un'arma, ?nché un giorno si ritrova inaspettatamente libero e, rifugiatosi tra le radici di un baobab, inizia a raccontare la sua storia tragicomica. Dopo «Pezzi di vetro», giocoso inno alla letteratura, con «Memorie di un porcospino» Mabanckou rievoca miti e usanze della sua terra, perché «i libri che sopravvivono più a lungo sono quelli capaci di reinventare il mondo, di rivisitare la nostra infanzia». D'altronde «il mondo è soltanto la versione approssimativa di una favola» e lo scrittore congolese è maestro nel fondere cultura alta e cultura popolare trasformandole in un linguaggio universale.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2017
13 luglio 2017
178 p., Brossura
9788896538906

Valutazioni e recensioni

3,5/5
Recensioni: 4/5
(2)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(0)
4
(1)
3
(1)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

lindalettrice
Recensioni: 3/5
Particolare

Secondo una leggenda africana alcuni uomini hanno un doppio animale, un doppio nocivo, che per Kibandi è un porcospino. L’iniziazione avviene quando il bambino si reca con il padre nella foresta e, costretto a bere il mayamvumbi, si crea il legame tra i due. Il doppio è costretto ad assecondare il padrone in ogni sua azione e da bambino come tanti, Kibandi diventa un feroce assassino, pronto ad uccidere chiunque gli metta i bastoni tra le ruote e il porcospino è sempre suo complice, utilizzando gli aculei come arma. Rimasto da solo, il porcospino si rifugia sotto un baobab e racconta la sua strana vita al fianco di Kibandi. Con “Memorie di un porcospino” ho partecipato al gruppo di lettura #mamaAfrica di @l_ibriota che ringrazio per avermi fatto leggere un testo che molto probabilmente non avrei mai letto in solitaria. Il bello delle letture condivise! Tra l’altro ho acquistato il libro su Vinted a pochi euro. Anche voi comprate/vendete su Vinted? E’ stata una lettura inizialmente piuttosto ostica, ma dal momento che la voce narrante è il porcospino non è facile immedesimarsi subito nel protagonista. Poco male, perché è una caratteristica non comune nei libri che leggo e l’ho trovata originale. Il testo è caratterizzato da uno stile di scrittura molto profondo e dettagliato, con frasi estremamente lunghe (che non ho apprezzato) e discorsi introspettivi. Numerosi i richiami alla cultura e ai riti africani che hanno reso questa esperienza positiva e ricca di nozioni che mi hanno incuriosita. Consigliato a chi cerca un libro che si estrania completamente dai soliti.

Leggi di più Leggi di meno
Loris
Recensioni: 4/5

Il tema del doppio, caro a tanta letteratura, è declinato sulla base della tradizione africana che associa alla parte ‘nociva’ dell’individuo un animale che si incarica di ‘mangiare’ (ovvero eliminare) chi lo intralcia o lo irrita. In questo caso, il porcospino si dimostra piu’ sensibile e acuto di molti cugini delle scimmie, come vengono definiti gli umani. Stimolato dal senso di colpa, filosofeggia e ricostruisce la sua storia tra le radici di un vecchio e solido baobab. Il padrone in fondo piu’ che un malvagio è una vittima, prima del padre, autore del rituale magico di sdoppiamento, poi di compaesani ora invidiosi, ora irridenti. L’astio si accumula negli anni e si somma alla solitudine, rendendo il doppio nocivo sempre piu’ vorace, fino alla fatale autodistruzione. Mabanckou usa il medesimo stile di ‘Pezzi di vetri’, periodi lunghissimi intervallati solo da virgole, a imitazione del racconto orale. La scrittura però resta colta e suadente, sfoggia ironia e sarcasmo sia verso I bianchi a caccia di folklore locale sia verso gli intellettuali africani che si immergono nei libri e si elevano sprezzanti sopra il loro vecchio mondo.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

3,5/5
Recensioni: 4/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(0)
4
(1)
3
(1)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Conosci l'autore

Alain Mabanckou

1966, Pointe-Noire

Alain Mabanckou è uno scrittore congolese nato a Pointe-Noire (Repubblica del Congo) nel 1966. Alain Mabanckou trascorse la sua infanzia nella città costiera di Pointe-Noire, dove ha conseguito la laurea in Lettere e Filosofia. Dopo la laurea in Legge presso l'Università di Paris-Dauphine, ha lavorato dieci anni nel Suez-Lyonnaise des Eaux, e si è dedicato sempre di più a scrivere. Nel 1998 ha pubblicato il suo primo romanzo Red, White and Blue, che ha vinto il Gran Premio Letteratura dell'Africa nera. Da quella data, non ha smesso di pubblicare con regolarità, sia in prosa che in poesia. Ha insegnato letteratura francese in Michigan per tre anni prima di essere notato dalla University of California a Los Angeles (UCLA), che per prima l'ha invitato...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore