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Le riflessioni che hanno animato il lavoro di ricerca proposto in questo volume prendono le mosse da domande teoriche che si sono intrecciate a un intenso confronto con amministratori regionali, dirigenti dei centri di servizi, ricercatori impegnati sui temi del trasferimento tecnologico e dell’innovazione. Il lavoro di analisi ha permesso di individuare le condizioni per favorire relazioni generative e scaffolding structure (strutture di sostegno) efficaci nel sostenere processi di innovazione nei sistemi di piccola e media impresa. Un insieme coerente di politiche per l’innovazione deve affrontare questioni che si pongono su scale temporali diverse e su diversi livelli di organizzazione politica e sociale (dai comuni, alle regioni, dai singoli paesi all’Unione europea) e deve poter individuare, a ciascun livello, gli agenti su cui fare leva per stimolare e sostenere l’innovazione. Quali strumenti abbiamo per individuare tali agenti, e per monitorare e valutare i processi di innovazione e non solo le innovazioni e i loro effetti? Nei saggi di questo volume l’innovazione viene considerata come un processo sociale caratterizzato da interazioni tra agenti eterogenei. Interazioni che riguardano molti aspetti (cognitivi, sociali, tecnologici, economici e politici) che si sviluppano nell’arco di settimane, o a volte di decenni, e che hanno luogo in molte sedi (dalle università ai centri di ricerca industriale pubblici e privati, dagli enti di regolamentazione alle associazioni di categoria, agli ordini professionali, fino all’organizzazione dei mercati). Ogni processo di interazione, in ciascuna di queste sedi, può generare «colli di bottiglia» che impediscono la creazione o l’affermarsi di innovazioni. Se consideriamo le interazioni un elemento fondamentale dei processi di innovazione, allora dobbiamo esplorare più in profondità quali siano quelle rilevanti e in quali contesti (pensiamo al sistema di istruzione e formazione, al sistema universitario, al sistema della ricerca pubblica e a quello della ricerca privata, alle istituzioni finanziarie, alle condizioni legislative che regolano gli scambi tra gli attori e la proprietà intellettuale). Occorre anche chiedersi quali tipi di organizzazioni, e nell’ambito di quali attività, siano coinvolti nel processoinnovativo. Laddove le interazioni tra gli agenti non stiano generando risultati desiderabili in termini di innovazione, quali strumenti possono modificare la struttura delle interazioni? Con riferimento ai sistemi di piccola e media impresa, i contributi raccolti nel volume individuano alcune risposte a tali questioni e approfondiscono l’analisi delle loro implicazioni sulle politiche per l’innovazione. Due assi del ragionamento guideranno la lettura: le teorie dell’innovazione, nella prima parte del volume, le riflessioni sulle politiche a sostegno dell’innovazione, nella seconda parte.
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