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Un libro di disegni/vignette che riportano alcune frasi estratte dalle opere o dalla intervista a N che si svolge nella casa veneziana di N. nella poesia di Venezia:come un vizio, e che obbliga a diventare belli, come quello che ci circonda, con una lingua capace di musicalità eccezionale, che nutre i sensi,dove ci si perde. La storia di N. da Veneto misero della infanzia fino alla università (Bobbio) altre esperienze (Sicilia con Danilo Dolci), da metà anni 70 le cose sembrano cambiare seppur lentamente (nelle osterie davanti a un bicchiere di vino) arrivando sino alle lotte, N. legge ed applica Marx nella teoria operaista. E' un movimento che si collega agli operai e diventa forte, nonostante la repressione: nel ’77 si allarga il fronte sociale. Arrivano gli arresti con la distruzione fisica della lotta (gli operai a Porto Marghera da 30 arrivano 10 mila), fino alla grande retata del ‘79 subito dopo le leggi sul pentitismo. Per cui molti vengono accusati sulla base di semplici deposizioni dei pentiti. La dissociazione nel documento dei 51, diventa parlamentare per i radicali, ma fugge in Francia rimanendovi 14 anni (dottrina Mitterand) mettendo a confronto per l’A. il pensiero di Marx, Spinoza, Macchiavelli con il pensiero di Deleuze, Guattari, Foucault. Concetto di Moltitudine al centro delle sue teorie. Scrive l’opera Impero (dopo il crollo URSS gli stati nazione hanno fatto il loro tempo, la democrazia della guerra sono gestiti da enti superiori - WTO,ONG,ecc. - in una aristocrazia imperiale, immune dal voto e da qualunque processo democratico, nell’unico scopo statale di gestire il controllo. La guerra è l’estensione della democrazia, viene accettata perchè esporta la democrazia. Il lavoro immateriale e il nuovo soggetto della moltitudine) e torna in Italia in carcere per 7 anni. Per N. la sinistra è centro, un realismo cinico, usando la magistratura per le eccezioni. Divulgativo, svelto, frammentario. Un atto di devozione dell'A.
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