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Il percorso poetico di Gloria in "Prima che domani vada" parte da una destinazione raggiunta. "Finisce qui il mio viaggio, sulla casa a picco sulla scogliera" (La casa sugli scogli), un luogo solo apparentemente definitivo, l'anima infatti contrasta rese e continua il suo iter nel sè, nel ricordo, in aperture e visioni ampie che sempre ricercano, nell'incontro con l'amore "al di là del tempo che non finisce qui"...."dove tutto "s'ineterna". Il ricordo si fa malinconia, ma senza autocommiserazione, in consapevolezza piena "non attendo altro tempo tra i vestiti piegati" eppure vivo... si sente lo sguardo sull'altro che è anche parte del sè che sa guardare oltre superfici, in orizzonti aperti e in progressiva evoluzione. Gli occhi del lettore si riempiono di natura in metafore. Le stagioni si sussegono e gli elementi naturali acquistano colori diversi, accesi e poi sfumati che si riflettono e si trasformano nell'anima dell'autrice. Non si risparmia mai il canto di Gloria nel percepire e nel donare. Corpo/spirito vengono messi in gioco senza timore percorrendo gli anfratti dell'anima in gioia e in sofferenza, in memoria, in immedesimazione nell'altro, con sguardo comprensivo, ricco di passione e sensibilità illimitandosi. L' amore come trasformazione...amore che attraversa tempeste, che poi contempla e si contempla (due amanti felici non hanno storie concluse), percorrendo le strade della consapevolezza e dell'abbandono. Le immagini si compongono come un puzzle in connessioni che conducono al tutto. Una circolarità che poi spinge verso l'alto nei vortici del sublime superando debolezze. La poesia di Gloria è cammino delicato/ acceso/ spirituale. Con professionale ricercatezza raggiunge il nostro occhio interiore, toccandoci e svelandoci luoghi nascosti. Silvia Calzolari
E' poesia aperta,ricca di immagini suggestive,che rivela un forte attaccamento agli elementi naturali primordiali ,come ancora di salvezza che intende ricomporre la scissione tra uomo e natura,attraverso percezioni tra il dentro di sè e il fuori. Protagonista è l'animo femminile mai disgiunto dalla fisicità ,matericità,che si rappresenta attraverso un'aggettivazione fluida e simbolica, sintesi perfetta di immagine e pensiero,che risente dela grande tradizione dei simbolisti e della poesia sudamericana e spagnola. Anche il 'tu' assume un valore cosmico,è il tu dei poeti,il tu montaliano, in cui s'intersecano mille volti,l'altro da sè,verso cui si indirizza Amore come forza salvifica, capace di trasformare e far ri-vivere.Tutta junghiana è la percesione del profondo sè,dello scavo interiore, dell'immaginario da cui fuoriescono gli archetpi personali e collettivi,fusi in un affabulatorio mondo omirico che s'illumisna di veso in verso
molto bello
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