Il prete partigiano episodio #8

Dopo aver letto "La maledizione dei Lawrence" ho cercato altri libri di questo autore e ho trovato questo, il più recente, e ho deciso di leggerlo. E ho fatto bene, perché forse è ancora meglio dell'altro. D'accordo che sono due generi differenti, quindi è impossibile fare un paragone obiettivo, ma quel che conta è che ho fatto la scelta giusta anche questa volta. Questo libro è molto, molto meglio di certi libri "griffati" che ho letto. Parola di Tina!

Avevo già avuto l'onore di leggere il precedente libro dello stesso autore, "La maledizione dei Lawrence" che è un piccolo capolavoro. Anche questa opera non delude le aspettative (anche se non la collocherei allo stesso livello); un ispettore si finge prete per poter trovare il colpevole di un omicidio avvenuto in un paese sperduto fra i monti e composto da poco più di 10 persone che non vogliono assolutamente collaborare. La lettura è scorrevole e coinvolgente, l'autore è bravo a distribuire bene gli indizi e, passo dopo passo, alla fine si scoprirà la verità. La trama è interessante,fantasiosa e verosimile; non ci sono errori o incongruenze (anche se è molto discutibile il fatto che un ispettore si finga prete e confessi la gente e distribuisca la comunione senza averne alcun titolo). Il finale è ben studiato e non di facile previsione nonostante il numero esiguo di possibili colpevoli. Il protagonista e gli altri personaggi sono descritti bene, in particolare Nuvolari nonostante non si capisca tutto quello che dice. Qualche refuso e un errore grave a pag. 168.