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Dettagli

2022
3 febbraio 2022
256 p., Brossura
9788828208532

Descrizione

In questa inchiesta inedita ed esplosiva Sergio Rizzo svela storie, protagonisti, conflitti d’interesse e retroscena inediti della casta più nascosta e potente del Paese.

Sono un centinaio, e quasi tutti sconosciuti. Eppure scrivono le leggi che regolano le nostre vite e decretano come applicarle. Sono al vertice dei ministeri, dove a volte contano più degli stessi ministri. Le loro sentenze possono cambiare i destini di interi settori dell’economia nazionale, invalidare i risultati di un concorso pubblico, far decadere un presidente di Regione, cancellare la nomina di un procuratore della Repubblica. Governano anche la passione più grande degli italiani, il calcio: amministrano infatti la giustizia sportiva, decidono le squalifiche e le vittorie a tavolino, stabiliscono se una squadra si può iscrivere a un campionato. Presiedono i comitati delle grandi aziende commissariate, come l’Alitalia. E sono arbitri nelle liti fra enti pubblici e imprese private, con parcelle a parte. Da tempo immemore rappresentano la scheggia più autoreferenziale e intoccabile della magistratura, la più vicina alla politica. Sono i consiglieri di Stato. Ovvero, il nocciolo duro del potere in Italia.

Valutazioni e recensioni

4,7/5
Recensioni: 4/5
(3)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Bello ma un po' confusionario e dal filo conduttore non chiaro

Recensioni: 5/5

Bel libro, interessante per capire alcune trame non sempre limpide per gli accadimenti che leggiamo quotidianamente sui giornali.

Recensioni: 5/5

Sempre interessante, ma di affrettato editing. Manca l'indispensabile indice dei nomi, il che costringe a sottolinearli ed andare avanti e indietro nel libro, essendo più volte citati i i famosi cento. Sarebbe stato anche utile un maggior approfondimento sul clima romano che genera questi personaggi, che -secondo me- sono il più grave freno allo sviluppo del paese. Colpa dei politici sempre più incompetenti di lasciare loro spazio