Narrando la storia dell'alto funzionario Krastik che si autoaccusa di un infanticidio mai commesso, nella "Porta verso l'impossibile" Oskar Baum affronta un tema biblico: la redenzione dell'umanità da parte di un individuo che prende su di sé le colpe del mondo. Cieco fin dall'adolescenza, Baum si costruì un mondo alternativo intimamente pervaso da un alto senso dell'arte, come pure dalla ricerca di un significato religioso della vita, ricerca che tradusse appunto nel romanzo che pubblichiamo per la prima volta in italiano. Il romanzo venne apprezzato e elogiato da Franz Kafka, di cui Baum, assieme a Max Brod, era amico intimo nel "Circolo di Praga ristretto". Il legame con Kafka era talmente serrato, al punto che egli lesse a Baum le prime stesure della "Metamorfosi" e altri suoi testi. )
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