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Questo libro mi è stato consigliato dal mio libraio di fiducia di fronte alla mia richiesta di provare qualcosa di diverso dalla letteratura americana che di solito leggo. Devo proprio andare a ringraziarlo perché "La porta" è veramente un gran bel romanzo che lascia tanti spunti di riflessione; senza stare a raccontare la trama mi vengono in mente in particolare il tema del rispetto delle scelte del prossimo, l'amore per gli animali, la fiducia nell'altro, l'egoismo e il rapporto madre-figlia instauratosi tra le due protagoniste che non sono tali ma che da tali si comportano.
Primo libro con cui mi avvicino alla lettura di Magda Szabò, scrittrice ungherese tanto acclamata da Hermann Hesse. Emblematica la figura di Emerenc, donna energica e di gran cuore che vieta a tutti l'accesso alla sua porta. Nessuno può varcare la soglia di casa sua, tranne una persona di cui lei si fiderei ciecamente. Sarà proprio il rapporto tra le due donne a tenere il lettore incollato alle pagine e la conclusione si rivelerà dolce amara.
Capolavoro nascosto Un personaggio come Emerenc, factotum della strada in cui abita, che si prende cura di anime e animali, rimane incollato addosso al lettore anche dopo la "fine" della storia. Il suo mondo nascosto dietro la porta di casa sua non risulta essere quello che immaginavo. nessun segreto, nessun cadavere, Nessun oggetto trafugato, ma solo un passato ricolmo di polvere, stantio, ma difficile di rimuovere totalmente per vivere il presente serenamente. Da leggere e diffondere.
delicato e commovente