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Davvero un grande saggio, il professor Preve, nonostante la sua incredibile prolificità, riesce sempre ad offrire spunti filosofici, storici e politici di grande spessore. Davvero un grande saggio.
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La democrazia si salverà se saprà tornare ad Aristotele e alla sua concezione antropologica che intende la natura umana come razionale e sociale, dialogica e comunitaria. Con l'aggiunta di Hegel e Marx, per quel tanto di universalismo veritativo che difendono, e per la loro idea di individuo umano come "ente naturale generico", plastico, creativo e non predeterminato. Tutt'altra cosa rispetto alla nuova religione "idolatrica" dei diritti umani, camuffamento dell'egemonia imperiale americana. Sulla scorta del filosofo greco, Preve definisce la democrazia "quel processo educativo comunitario in cui, sulla base della natura razionale e sociale dell'ente naturale generico, la plebe diventa popolo, e il popolo va al potere, in quanto rappresentante del genere umano". Democrazia non come "potere del popolo", ma come "il popolo al potere": è dunque da una traduzione diversa che emerge il protagonista vero della democrazia. Ma se il popolo ha da essere il protagonista, occorre difenderlo dalle insidie dei mercati finanziari internazionali, veri burattinai di ogni scelta individuale e collettiva, dietro cui si erge quell'impresario globale e monopolista che risponde al nome di Stati Uniti d'America. I media sono lo strumento con cui in Occidente si impedisce l'educazione di esseri umani sistematicamente disinformati e resi passivi. In Italia e in Occidente non esiste una vera democrazia, ma solo elezioni manipolate da oligarchie mediatiche e finanziarie. Questo dice Preve, sollecitando una resistenza intellettuale e morale. Invito che potrà essere accolto dopo che Preve avrà spiegato agli europei orientali perché mai preferisca Stalin a Hitler, dopo aver giudicato comparabili nazismo e comunismo sovietico, e agli armeni perché mai l'impero ottomano sia da valutarsi "benemerita" entità "multietnica" e "multireligiosa".
Danilo Breschi
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