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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
«Una lettura lieve e profonda» – Robinson
Aristocle nasce dall'unione di due delle più antiche famiglie di Atene. Cresce ascoltando storie, miti e musica. Possiede più di cento oggetti, che in un mondo vuoto, contrapposto al troppo pieno del nostro, sono moltissimi. Dicono di lui che da bambino era così beneducato che nessuno gli aveva mai visto i denti, perché sorrideva poco e rideva meno. Il primo vero dolore lo prova a ventotto anni, il giorno della morte di Socrate. La filosofia è già nata, ma Socrate non è un filosofo: gira scalzo, seguito da una schiera di ragazzini incuriositi dai suoi discorsi; è capace di cambiare per sempre quelli che lo ascoltano. Aristocle è uno di loro. Parte e procede così, cercando di avvicinare le vite lontane dei grandi alle nostre piccole vite vicine, questa breve storia di Platone, scritta da un'autrice molto giovane a uso dei giovani come lei ma anche di chi Platone l'ha incontrato a scuola e poi dimenticato. Oggi che il rischio non è morire per un'idea ma la mancanza di idee in cui credere, guardarsi indietro è fondamentale.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Purtroppo, non posso dare meno di una stella. Il libro è stracolmo di errori di ogni genere; mi si potrebbe rispondere che è presentato non come opera scientifica ma come saggio-romanzo divulgativo, rivolto anche a lettori giovani, il che mi sta benissimo. Ma dovrebbe essere un romanzo di fantascienza perché un lettore che ha fatto la V elementare ammetta, per esempio, che nel 391 a.C. un uomo nato nel 427 a.C. abbia 21 anni e uno morto nel 399 a.C. sia ancora vivo, come qui viene affermato impunenente. Si tratta solo di un esempio macroscopico, ma strafalcioni e improprietà si susseguono a ogni pagina. Da venticinquenne studiosa di Platone, sarei rattristata che qualche giovanissimo si illudesse di conoscere qualcosa di lui dopo aver letto un simile capolavoro. Sinceramente, meglio Wikipedia!
Un libro bellissimo che può essere piacevolmente riscoperto da chiunque, sia da coloro che conoscono bene la filosofia, sia da coloro che ci si riaffacciano dopo svariati anni. L'autrice tratta l'argomento con semplicità senza mai banalizzare. Consigliatissimo,
La filosofia che diventa narrazione e storia, trattata con un linguaggio giovanile e con numerose suggestioni per riflettere sulla propria vita. Lo consiglio soprattutto ai giovani, ma lo l'ho gustato anche se giovane non lo sono più da molto tempo
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