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La piramide rovesciata. Architettura oltre il '68
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La piramide rovesciata. Architettura oltre il '68 - Giancarlo De Carlo - copertina
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piramide rovesciata. Architettura oltre il '68

Descrizione


La «piramide rovesciata» è la struttura che domina nell’università italiana, dove tutto si regge sulla punta sottilissima di un corpo accademico non sostenuto dalle tensioni, dai suggerimenti, dalle esigenze provenienti dal basso, bensì dal principio di autorità.

«C'è da riflettere se non sia giunto il momento di una lettura più aderente al suo spirito militante» - il Manifesto

«Chiunque oggi voglia capire qualcosa di università di massa e della sua (innegabile) crisi, è bene che parta da qui» - il Venerdì

«"La Piramide Rovesciata" è un saggio lucido e preciso, un atto d’accusa impietoso verso quel sistema “rovesciato” che era, ed è ancor oggi, il nostro sistema universitario» - Doppiozero

Il pamphlet di De Carlo, uscito originariamente nell’aprile del 1968, è al tempo stesso una cronistoria dei fatti pregressi – le occupazioni studentesche e i primi scontri, come la battaglia di Valle Giulia, noto bersaglio del polemismo poetico di Pier Paolo Pasolini – e un tentativo teorico di interpretazione specifica della crisi universitaria, in anticipo sul maggio francese. Scrive l’autore che «l’orientamento dell’Università di massa deve essere affilato sull’esercizio continuo della critica; proprio perché è di massa, una permanente tensione contestativa deve poter bilanciare i rischi dei comportamenti agnostici che si manifestano all’interno e all’esterno della scuola. A maggior ragione deve essere sostanziato di critica l’orientamento di una Facoltà di Architettura di massa dove la rassegnazione a un destino accessorio, sovrastrutturale e decorativo, minaccia di confondere le ragioni autentiche dell’architettura, la sua stessa sostanza e il suo ruolo nella società».
Si tratta dunque di un documento unico sia per la biografia intellettuale di De Carlo – che poco dopo, il 30 maggio, subirà una dura débâcle con l’occupazione e la distruzione della XIV Triennale di Milano, da lui diretta, sul tema del Grande Numero – sia per la cultura architettonica, che in quegli anni era profondamente impegnata in un ripensamento della tipologia universitaria, come dimostrano i tanti progetti di quel periodo realizzati sia in Italia sia in Europa.
Il volume è completato da due saggi scritti negli anni immediatamente successivi, Perché/come costruire edifici scolastici e Il pubblico dell’architettura: entrambi traggono spunto dai fatti del ’68, collocandoli in una dimensione internazionale, ed entrambi si interrogano sulla possibile traduzione architettonica di alcune istanze sollevate dalla contestazione, segnando così il decisivo passaggio di De Carlo verso il tema dominante degli anni Settanta, vale a dire la partecipazione.
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Dettagli

2018
25 ottobre 2018
Libro universitario
183 p., Brossura
9788822902399
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Indice

Filippo De Pieri, Il breve e il lungo ’68 di Giancarlo De Carlo

La piramide rovesciata

Perché/come costruire edifici scolastici
Il pubblico dell’architettura

Nota ai testi
Indice dei nomi

Conosci l'autore

Giancarlo De Carlo

1919

Studiò Ingegneria a Milano. Richiamato alle armi sul fronte greco, dopo l’8 settembre si unì alle bande partigiane a Milano insieme con Giuseppe Pagano. Dopo la guerra viene chiamato a insegnare presso lo IUAV di Venezia ed entra a far parte del gruppo degli amici di Bocca di Magra, la località dove alcuni fra i più importanti intellettuali italiani trascorrevano le vacanze – fra questi i suoi amici Elio Vittorini e Vittorio Sereni. Unico membro italiano del Team X, dagli anni ’60 insegna regolarmente anche negli USA.Ha realizzato progetti in varie nazioni, ha insegnato in Italia e negli Stati Uniti e diretto una storica collana di architettura per Il Saggiatore nonché la rivista «Spazio e società». Tra le sue opere...

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