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Pinto sloricato
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Quanti episodi di mobbing avvengono quotidianamente sul posto di lavoro senza che ve ne sia traccia? Quanti professionisti costretti al silenzio sacrificano gran parte del loro tempo in attività lavorative frustranti? Francesco Pinto in queste pagine mette a nudo le proprie fragilità, invano protette da una dura corazza e, a differenza del Pino Loricato che grazie alla sua corteccia resiste alle peggiori intemperie, mostra le lesioni, ormai permanenti, inferte dagli amministratori mentre dirigeva l’ufficio tecnico comunale. Considerato una presenza scomoda, non corruttibile e deciso a portare alla luce il perpetrarsi di azioni illecite e abusi di potere, viene isolato e circondato dal branco ostile che non gli consente di esprimere pareri contrastanti con la defraudante volontà politica. Nel raccontare le vessazioni e persecuzioni subite, ripercorre gli aspetti più significativi della propria vita con riflessioni non prive di autocritica sulle relazioni umane. Pur annichilito sul piano professionale e dell’integrità psicofisica, riesce a dare un senso alla sua sofferenza: la decisione di scrivere e pubblicare la storia di mobbing diventa un’esortazione a trovare sempre la forza di reagire alle ingiustizie e un monito per chiunque imponga a ogni costo il proprio volere, nella speranza di contribuire a far emergere l’innata vocazione al bene che indistintamente ci appartiene. “Nessuno ha il diritto di commettere un’ingiustizia, neppure chi ha subìto un'ingiustizia” (Viktor E. Frankl in Uno psicologo nei lager).
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Autore:
Editore:
Collana:
Anno edizione:
2020
In commercio dal:
5 novembre 2020
Pagine:
240 p., Brossura
EAN:
9788855083805
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Cetty Avignon
06 febbraio 2021
Vorrei condividere con voi la bellezza di questo libro! Un esempio di come la forza d'animo, la determinazione, il coraggio e il sacrificio possono avere la meglio sulle ingiustizie e sulla malvagità umana. Un racconto autobiografico, una storia di mobbing inserita in un quadro di relazioni umane che segnano, nel bene o nel male, la vita dell'autore. Sono tante le riflessioni sull'autenticità della vita e dei rapporti umani che obbligano il lettore a riflettere su come il nostro essere influisce sulle scelte che facciamo e determina il nostro destino. Mi è piaciuto molto! Da leggere, regalare e consigliare!!
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Carlo
02 febbraio 2021
Libro autobiografico molto piacevole da leggere ed emozionante in cui l’autore alterna racconti personali e familiari a quelli professionali e di mobbing con naturale maestria tale da non far mai venir meno l’attenzione del lettore. I sentimenti per i figli e per la famiglia si intrecciano con le vicende di emarginazione professionale e di mala giustizia non ancora concluse, in tutto questo Francesco si racconta senza filtri mettendo a nudo le fragilità di uomo provato nel personale e vessato nel lavoro che mai ha chinato il capo davanti a soprusi e compromessi perché fedele ai sani principi di integrità e legalità. Intriso di coraggio per le estenuanti battaglie legali e di sana follia per gli avventurosi e non programmati viaggi al di là del pianeta, “Pinto sloricato” è un libro in cui è ben evidenziato anche il difficile mestiere di genitore che nessuno ci insegna ma che bisogna imparare strada facendo. Complimenti Francesco. Consigliatissimo.
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Aurora01
23 dicembre 2020
Un libro molto interessante per gli argomenti che tratta e piacevole da leggere. Intorno alla storia di mobbing vissuta dall'autore, vi è il racconto della sua vita che si intreccia, in ogni capitolo, con i problemi tipici della società attuale ( famiglia, giovani, sistema politico, sistema giudiziario). In ogni situazione si rapporta in prima persona, mettendo a nudo le sue debolezze, incertezze, ansie, paure e passioni, tanto da indurre a profonde riflessioni. L'elemento dominante è il suo spirito “ribelle”, che sin da ragazzo lo stimola nell'affrontare i grandi sacrifici e le avversità quotidiane riuscendo a raggiungere il traguardo della LAUREA IN ARCHITETTURA. Divenuto, però, funzionario , con la qualifica di capo area tecnica, in un piccolo paese lucano, le sue idee, ispirate alla libertà, alla giustizia e al rispetto della legalità, sono destinate a scontrarsi con un sistema politico ancorato al modello medievale, basato sul clientelismo e la corruzione; sistema accettato con rassegnazione da una regione afflitta dalla miseria e dalla disoccupazione Descrive, con dovizia di particolare, la battaglia che da solo ogni giorno è costretto a combattere nel suo ambiente di lavoro. Nel momento in cui decide di rivolgersi ad un avvocato per ottenere giustizia, la situazione anziché risolversi diventa sempre più complessa. Nel narrare le proprie vicissitudini processuali, evidenzia le gravi lacune della giustizia italiana: processi iniziati e giammai conclusi, appelli dichiarati inammissibili senza entrare nel merito delle questioni, ma basandosi esclusivamente sugli aspetti formali; giudici troppo legati al sistema regola eccezione. L'intera vicenda è intervallata da ricordi dell'autore di storie passionali della sua gioventù e dalla narrazione di bellissimi viaggi, definiti “viaggi dell'anima”, in terre lontane sia materialmente che come modo di vivere. Infine, al contrario del titolo “ Pinto Sloricato”, l'autore, come “ L'Araba Fenice” risorge dalle ceneri grazie
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