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Il professor Angelo Stella, docente alla facoltà di Lettere dell’Università di Pavia, ha da poco pubblicato “Il Piano di Lucia”. Si tratta di una corposa raccolta di interventi e contributi che Stella ha prodotto, in diverse circostanze, nel corso degli anni. Questi lavori sono ora riuniti organicamente in un volume dove, come suggerisce il sottotitolo “Manzoni e altre voci lombarde”, emergono in prevalenza scritti riguardanti poeti, scrittori e questioni linguistiche lombarde. Il lettore non troverà però solo saggi di matrice lombarda, ma anche altri interessanti interventi. Come ad esempio in “MINIME ARIOSTEE”, nel quale Stella analizza, in due momenti, la poetica di Ludovico Ariosto. Nel primo si parla delle lettere che l’Ariosto scrisse dalla Garfagnana, nel triennio 1522-1525, come Commissario di quelle terre per conto degli Este. Angelo Stella rileva come “Le Lettere” offrono “insieme ai tratti inattesi della fisionomia di messere Ludovico, una tenue verifica del suo mondo poetico, inserendosi nel quadro delle sue opere maggiori”. A completamento del discorso sulla poetica di Ludovico Ariosto, Stella presenta anche uno scritto tecnico “sull’evoluzione linguistica del Furioso”. Ne “DENTRO (E OLTRE) LA FILOLOGIA LOMBARDA” è messo in risalto il legame tra lingua e dialetto nella tradizione letteraria lombarda. Stella dopo aver rilevato come “la letteratura dialettale milanese, rispetto alle altre regionali, è stata sistematicamente esplorata con i più aggiornati strumenti dell’indagine filologica e linguistica”, passa in rassegna l’evoluzione della letteratura lombarda. In “CIVILTÀ LARIANA”, riprendendo un intervento fatto al convegno “Como e Lecco nella storiografia e nella cultura dal XVIII secolo ad oggi”, il docente rilegge alcune pagine famose di Parini, Manzoni ed altri scrittori, evidenziando le modalità letterarie con le quali “nella Lombardia pri
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