Da una palude nei pressi di una cittadina della provincia piemontese riemerge il cadavere di una ragazza uccisa con un colpo di pistola. A indagare su quel caso di omicidio è il cinquantenne commissario Realis. Numerosi indizi lo costringono a incriminare un giovane sacerdote. Ma non mancano motivi di perplessità: testimonianze e coincidenze sembrano obbedire a una diabolica congiura ordita per annientare l'innocente don Gabrio. A poco a poco si scoprirà che un misterioso Principe conduce, insieme a complici celati dietro maschere e nomi in codice (il Dottore, l'Artista, il Filosofo...), un "Grande Gioco" che consiste nello scegliere una vittima e metterla in una situazione talmente disperata da non consentirle altra via d'uscita che il suicidio. Sulla sua capacità di resistenza alla pressione i "persuasori di morte" fanno poi scattare le loro scommesse. Tra il commissario e le forze occulte del Male si apre così uno scontro rabbrividente, con qualche sconfinamento nel soprannaturale.)