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Perjury and Pardon, Volume I - Jacques Derrida - cover
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Perjury and Pardon, Volume I - Jacques Derrida - cover

Descrizione


An inquiry into the problematic of perjury, or lying, and forgiveness from one of the most influential philosophers of the twentieth century. "One only ever asks forgiveness for what is unforgivable." From this contradiction begins Perjury and Pardon, a two-year series of seminars given by Jacques Derrida at the Ecole des hautes etudes en sciences sociales in Paris in the late 1990s. In these sessions, Derrida focuses on the philosophical, ethical, juridical, and political stakes of the concept of responsibility. His primary goal is to develop what he calls a "problematic of lying" by studying diverse forms of betrayal: infidelity, denial, false testimony, perjury, unkept promises, desecration, sacrilege, and blasphemy. Although forgiveness is a notion inherited from multiple traditions, the process of forgiveness eludes those traditions, disturbing the categories of knowledge, sense, history, and law that attempt to circumscribe it. Derrida insists on the unconditionality of forgiveness and shows how its complex temporality destabilizes all ideas of presence and even of subjecthood. For Derrida, forgiveness cannot be reduced to repentance, punishment, retribution, or salvation, and it is inseparable from, and haunted by, the notion of perjury. Through close readings of Kant, Kierkegaard, Shakespeare, Plato, Jankelevitch, Baudelaire, and Kafka, as well as biblical texts, Derrida explores diverse notions of the "evil" or malignancy of lying while developing a complex account of forgiveness across different traditions.
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Dettagli

The Seminars of Jacques Derrida
2022
Hardback
368 p.
Testo in English
229 x 152 mm
9780226819174

Conosci l'autore

Jacques Derrida

(El-Biar, Algeria, 1930 - Parigi 2004) filosofo e saggista francese. Docente dal 1965 di storia della filosofia all’École normale supérieure di Parigi, è stato dal 1984 direttore di studi all’École des hautes études en sciences sociales di Parigi. Ha insegnato in molte università americane, tra cui Yale. Al 1967 risalgono le prime opere importanti, caratterizzate da uno stile metaforico e spesso oscuro, molto diverso da quello della tradizione filosofica francese: La voce e il fenomeno (La voix et le phénomène, 1967); Della grammatologia (De la grammatologie, 1967); La scrittura e la differenza (L’écriture et la différence, 1967). D. riprendendo in modo personale la nozione di differenza ontologica di M. Heidegger (l’irriducibilità dell’essere agli enti o alla loro somma), ha sostenuto che...

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