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Come essere cristiani vivendo immersi nel capitalismo? In un mondo in cui la povertà è percepita come colpa personale, ecco che la riflessione del beato Card. Newman riconduce al pensiero di Dio e avverte del serio pericolo in cui incappiamo semplicemente possedendola e non solo attaccandovi il cuore!! Bella e sana lettura - molto breve - per tutti! Peccato per la traduzione per nulla scorrevole: unico neo.
Questo sermone sul "pericolo della ricchezza" fu pronunciato da Newman il 21 settembre del 1835, festa di san Matteo. Il sermone prende l'avvio dalle parole presenti nel Vangelo di Luca: "Guai a voi, o ricchi, perché avete già la vostra consolazione.". "Questo, però, non è un sermone politico", come fa notare Andrea Riccardi nella prefazione, bensì Newman invita il cristiano, in accordo con il Vangelo, a indirizzare i propri pensieri su qualcosa che è "infinitamente alto ed eterno", in quanto i possessi mondani, la ricchezza, sono un pericolo per il benessere spirituale del cristiano, divenendo praticamente un sostituto, nel nostro cuore," di quell'Unico Oggetto al quale si deve la nostra devozione".
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