Partendo da Taylor per giungere alla digitalizzazione del lavoro e al consolidamento di una società dei lavori, il volume traccia un itinerario fatto di percorsi che si succedono e si intersecano. Sono molte le evidenze empiriche che ci parlano da tempo di una pluralizzazione del lavoro di matrice fordista in tanti lavori differenziati, sotto molteplici profili. L'obiettivo è quello di individuare i cambiamenti nei modelli di organizzazione del lavoro e nei contenuti delle attività, ma soprattutto nelle condizioni delle persone, singole e aggregate, che dentro questo itinerario direttamente hanno vissuto, e vivono, i mutamenti del lavoro. Il libro vuole ripercorrerne le varie tappe, partendo direttamente dalle riflessioni che alcuni autori, sociologi e non - per esempio Taylor e Mayo -, ci hanno presentato, rintracciando al loro interno elementi sociologici per desumere evidenze sulle condizioni lavorative. Per fare questo, si è deciso di dare ampio spazio alle argomentazioni degli autori, cercando di entrare in dialogo con loro. Ciascuno dei sette capitoli, pensato per poter attivare ulteriori percorsi di approfondimento, vede al proprio interno un filo rosso che intende tenere assieme gli argomenti sviluppati. Un altro filo, intrecciato al primo e di colore diverso, lega tutti i capitoli, ed è quello della persona al lavoro, un filo che esprime il rapporto, concreto e quotidiano, vissuto dalle persone al lavoro. Di fatto, al centro del volume c'è una persona in relazione con altre e con i diversi modelli organizzativi che si sono succeduti nel mondo del lavoro. L'ambizione è quella di mettere a disposizione strumenti per riflettere, dal punto di vista sociologico, sulla relazione fra persona e lavoro, e creare le condizioni conoscitive per procedere successivamente a comprendere la qualità della vita lavorativa.
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