L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Testo che rasenta bene la "kultura italiana" attuale: il nulla assoluto. Soldi sprecati.
Bruno Vespa ci fa percorrere la parabola di Mussolini che, dai fasti dell’Impero, precipitò sempre piú giù. É un libro che avrei fatto bene ad evitarne la lettura, perché scritto col piglio giornalistico anziché dello storico. É questo un difetto molto grave. É scritto come segue, inclusi gli stafalcioni: “sappiamo se la medaglia d’argento fosse stata concessa a Bottai per eccesso di generosità, ma nei novanta giorni di permanenza in Albania, quasi un mese in prima linea Bottai se l’era fatto. A meno di una gigantesca e assai improbabile simulazione.” Cosa diavolo c’entrano il governo Draghi e Berlusconi e la destra con l’assunto principale del libro? E il principale assenso alla carica che Draghi ha assunto: “Non perde mai tempo per cose che non siano campagna vaccinale e ripresa economica.”
Vespa si sarà documentato, anche attraverso fonti piuttosto autorevoli, ma la sua ricostruzione è troppo superficiale. Naturalmente, io ho scaricato il libro e, nel giro di due giorni, non ho potuto leggerlo tutto, ma l'andazzo sembra abbastanza lineare con le aspettative che mi ero posto dal titolo. Nel suo lavoro precedente, Vespa aveva dimostrato una grande volontà di uscire dagli schemi e di analizzare in maniera estremamente critica gli avvenimenti (in positivo o in negativo). In questo caso, si lascia troppo trasportare da facili moralismi, che non permettono di focalizzarsi abbastanza sulle origini dei fatti (è il caso sia dell'emanazione delle leggi razziali che dell'entrata in Guerra). La seconda parte, che è quella che ho letto di meno, è classica: intervista ai politici del momento, sui temi di attualità. Il problema, rispetto al libro precedente, è che il tutto è condito (stracondito) da un atteggiamento filogovernativo esagerato. Sembrerebbe banale da dire, ma è palese che Vespa strizzi l'occhio a Draghi, anche se per nessuna giustificata ragione. Vespa motiva l'utilizzo di questa espressione ("perché Draghi la sta risanando") per via dei 200 e più miliardi del Recovery Fund, per i quali vede in Draghi un buon gestore. Peccato che stiamo parlando del presente: mancano i progetti; il piano, proposto dal Governo, è un pugno in un occhio (due lire per la sanità e un'immensità per la famigerata transizione ecologica) e vi è una disorganizzazione generale, nel Governo, che non promette nulla di quello che preannuncia Vespa. Questo libro, innegabilmente, ha più uno scopo politico che giornalistico.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore