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Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2013
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Un volume a due voci, ideato durante il Festival Biblico di Vicenza del 2012, in cui Padre Ermes Ronchi, notissimo divulgatore e commentatore della Parola sia sulla stampa sia in televisione, e la docente universitaria Marina Marcolini si alternano nel proporre riflessioni - il primo in prosa, la seconda in versi- sul tema della speranza. La Professoressa Marcolini, esperta di letteratura religiosa, nei suoi monologhi teatrali fa parlare due donne, in modi diversi vicine a Gesù, entrambe raccontate da Luca: Giovanna e Maria la peccatrice. Ronchi invece, dopo aver trattato brevemente della paura che da sempre attanaglia gli uomini davanti al mistero, alla morte, a Dio stesso (già Adamo in Genesi 3,10 confessa "ho avuto paura, perché sono nudo e mi sono nascosto"), ricorda che "La Bibbia offre quasi ad ogni pagina figure e strategie contro la paura": innescando e incoraggiando speranza, " virtù umile e drammatica". Nell'Antico Testamento Dio (che è "esclusivamente buono") dà forza ai timidi e ai peccatori, ai profeti e agli umili; a Elia, Giuditta, Davide, Agar. La sua strategia viene descritta da Ronchi con una indovinata e nuova definizione: "teologia dei capovolgimenti", in grado di rovesciare le aspettative, di sconfiggere ogni timore. Se è vero che mai nel Vangelo si fa cenno alla speranza, concetto che appare solo con la Chiesa nascente, è anche però vero che il Cristianesimo non è "una morale, non è solo un sistema di valori": ma soprattutto una possibilità, l'adesione a una proposta di liberazione, perché "la vita non è a misura di tribunale, ma a misura di fioritura e di abbraccio". L'atteggiamento giusto per un credente è quello, quindi, della fiducia e dell'apertura, del sogno e del coraggio. Come nei bei versi di Padre Turoldo, di cui il volume riporta alcune poesie: "Canto come mi piace,/ a gesti,/ anche senza voce e senza note,/ ma canto."
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