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"Introdursi alla fiducia è uno sforzo impegnativo e doveroso. All'istinto di autoconservazione che spinge a tutelarsi e a perpetrarsi tramite progenie, si contrappone una forza inversa, quasi buia, che cela l'individuo nolente in un guscio primordiale e scivoloso, che osteggia l'atto del preservarsi. Scrivere dell'amore è arduo, com'è arduo innamorarsi, rischiando in entrambi i casi di cascare in irrecuperabile follia o in incosciente banalità. Un moto di prodezza è dunque vivere quel sentimento e scriverne, iniziare un capitolo su carta per chiuderne un altro dell'esistenza, far tacere le nature morte richiudendole dentro una tela buia e risvegliare primizie e virgulti per nutrirsi di succhi essenziali. Il viaggio per diporto ed esigenza diventa svolta definitiva, capovolgimento di contenuti, inglobamento di novità, realtà privata sconvolta in positivo. Si legge a chiare lettere un affacciarsi a nuovi spazi incontaminati da se stessi, prima del lancio senza rete e senza paure nelle braccia dell'altro. Noi amiamo le parole. Le conosciamo intimamente. Su noi stessi abbiamo misurato la loro consistenza, sopportato il loro peso. Per questo, saltuariamente, improvvisiamo mutismi, centelliniamo suoni. Ad altri potrebbe apparire incomprensibile avarizia. Ma noi sappiamo della responsabilità che implica un complimento qualsiasi." [tratto dal prologo] Entusiasmante, poetico, rivoluzionario viaggio tra le strade dei Baltici e le stanze della mente.
"Il passo seguente" di Osvaldo Tartaro e Roberta Lagoteta è il resoconto narrativo di una esperienza lavorativa in forma di volontariato sociale, di un gruppo di giovani italiani, nella capitale Lituana di Vilnius. Qui, Rebecca e Ottavio, attraverso l'esplorazione della capitale e del popolo lituano, scoprono dapprima se stessi. La convivenza forzata con gruppi di persone non del tutto omogenei e la distanza dalla propria famiglia di origine con in più una curiosità marcata a scoprire altre culture e abitudini, rafforza il loro "Io". Nella diversità si scoprono però anche simili, quando colui che ci comprende è guidato soprattutto da il silenzio. A parlare allora, sono le emozioni, gli sguardi, alternati dalla scoperta turistica dei luoghi e della propria anima. Rebecca e Ottavio inevitabilmente s'innamorano, gradualmente. Si scoprono timidamente, in un lento sfiorarsi di dolci sensazioni, che aumentano il desiderio di entrambi a restare sempre assieme. La narrazione, moderna e fluida, è intervallata dalle sognanti poesie di Roberta Lagoteta, che rapiscono il lettore e lo portano a vivere in prima persona il delicato sentimento. L'esperienza di volontariato a Vilnius sta per terminare e durante la visita turistica di Varsavia, la giovane coppia comincia ad interrogarsi e a fantasticare sul loro consolidamento amoroso. Il passo seguente appunto, da intraprendere al loro ritorno in Italia. Giorgio
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