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Un breve racconto, scritto bene e con un finale inatteso.
Carino e scorrevole, si legge in mezz' mezz'ora
In questa brevissima opera, Matsumoto inserisce una storia in realtà ben congegnata e dal finale inaspettato in cui si ritrovano sia gli elementi tipici del giallo (soprattutto del "tantei shōsetsu", ossia la versione di romanzo d'investigazione diffusosi in Giappone in epoca moderna) e della tradizione letteraria giapponese, con un chiaro richiamo già nell'ambientazione stessa alla "Danzatrice di Izu" di Kawabata Yasunari. Si tratta di un libro davvero piccolo e leggero, super tascabile, quindi perfetto per una lettura veloce in un momento di pausa.
Questo racconto dimostra la maestria di Matsumoto nel mantenere il lettore su un filo, nell'attesa di condurlo alla svolta finale