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Dettagli

2022
21 aprile 2022
224 p., Brossura
9788823528659

Descrizione

Il cinema, il rapporto col cinema e col suo mondo è l'argomento principale di queste conversazioni tra il critico inglese Jon Halliday e Pier Paolo Pasolini. Halliday ritraccia con Pasolini l'intero suo percorso di regista, illustrandone la concezione del «cinema d'autore», affrontando gli aspetti tecnici, analizzando le opere, chiarendone la posizione di fronte alla censura. Ma la ricchezza della personalità dell'intervistato, la curiosità dell'intervistatore, la varietà d'interessi di entrambi fanno sì che la conversazione spesso si dilati, si appropri di altri temi. Si aprono rapidi, vivissimi scorci su certi momenti della vita di Pasolini: gli anni giovanili, il Friuli, Bologna, la scoperta di Roma, il formarsi delle amicizie. Ma, soprattutto, si toccano gli argomenti che hanno destato, fuori e dentro l'opera letteraria, l'interesse e la passione di Pasolini: le questioni di lingua, la religione, il rapporto fra letteratura e ideologia, fra cultura e politica e fra Chiesa e cultura in Italia. Riscoprendo così un ardore intellettuale e civile capace di mettere a fuoco problemi sempre attuali nel nostro Paese.

Valutazioni e recensioni

5/5
Recensioni: 4/5
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Recensioni: 5/5

Le risposte di Pasolini sono infinitamente più intelligenti della presunzione insopportabile con cui l'intervistatore pone le sue domande, spesso mescolate ad un fastidioso egotismo intellettuale. Nella sua introduzione (p. 20) questo Halliday afferma persino che Pasolini si sarebbe avvicinato alla destra sul finire della sua vita: o non lo ha letto o non lo ha capito. A parte questo, il libro è una chiave utilissima per capire il cinema di Pasolini, e anche altri elementi della sua opera.