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I paradossi del diritto - Augusto Cerri - copertina
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I paradossi del diritto
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I paradossi del diritto - Augusto Cerri - copertina

Descrizione


Il pensiero umano ha elaborato imponenti sistemi concettuali ma poi anche si è soffermato – talvolta con divertita ironia, altre volte con vera preoccupazione – sui loro punti di sofferenza. In questo quadro si inscrive la problematica dei paradossi. Esistono i paradossi semantici che pervengono a formulare frasi, in apparenza sensate, ma quasi prigioniere di un meccanismo interno di autocontraddizione e autodistruzione, i paradossi logico-matematici, i paradossi che sono insieme dell'uno e dell'altro tipo, perché non prescindono da un'autoriflessione della frase su se stessa ma vertono su un non inerte argomento matematico. Meno noti, ma non del tutto trascurati sono i paradossi giuridici. I paradossi nel diritto possono cadere sulla base descrittiva della norma (frastico) o sull'operatore normativo stesso (neustico). Nonostante il cimento dei migliori ingegni nell'escogitare paradossi giuridici inerenti alla detta base descrittiva, questi hanno un ruolo marginale nell'esperienza giuridica, data la condivisibile tendenza delle Corti a considerare nulle o inammissibili norme, clausole, domande che li contengano. I paradossi che cadono sul neustico sono inevitabili e degni di esser meditati. Talvolta affermare o negare in limine una condizione dell'azione sembra problematico, altre volte si rivelano modi di condizionalità necessaria reciproci, difficili da gestire, altre volte si arriva davvero vicino all'irrimediabile auto contraddizione di norme pur apicali...
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Dettagli

2019
12 novembre 2019
Libro universitario
80 p., Brossura
9788870008258

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alberto pierobon
Recensioni: 4/5

parà doxa: proposizione che, vera o falsa che sia, va contro l’opinione comune, ma che mette in gioco i nostri modi di pensare nelle sue molte forme semantico-linguistico; sintattico o logico-matematico e miste, come nel diritto che contiene un autoriferimento. Si rassegnano, talvolta in modo poco perspicuo, tanti paradossi dalla storia antica ad oggi. La c.d. scienza dura presuppone abbastanza invarianze quelle umane molto meno: cambiano i metodi. Nel diritto il passaggio dalla premessa (se) alla conseguenza (allora) è mediato da un operatore deontico:le norme giuridiche presentano un frastico ed un neustico nel coefficiente deontico. Il paradosso può cadere sul frastico (vedi varie casistiche su legittimazione) o sul neustico (es. diritto godimento vita, revisioni costituzionali), salvo il c.d. soft law ecc., i paradossi non mancano, ma basta il principio di non contraddizione ad espungerli? i paradossi semantici vanno evitati, quelli neustici se corrispondono a ragioni condivise, non suscettibili di essere rimosse, sono paradossi insieme logici e semantici (fascia intermedia di paradossi).La relazione di condizionalità (tra premesse e conseguenze) presenta nel diritto profili inesplorati: le proposizioni ambigue o vaghe ostacolano il suo essere regola. Si introducono allora elementi tecnici nel linguaggio e si tenta di precisare i fenomeni quantitativi, precisando un nucleo irriducibilmente sicuro, in mancanza di cui, del resto, la norma sarebbe inesistente come tale, prima ancora che costituzionalmente illegittima, oppure anche di elaborare criteri trasparenti (e condivisi) di gestione del dubbio. Utile., ma i temi affrontati meritavano approfondimento e miglior "socializzazione" divulgativa. Comunque sia chi si interessa di diritto deve padroneggiare questi concetti.

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maria r.
Recensioni: 3/5

un libro sofisticato e dallo stile rigoroso, poco innovativo

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luigi t.
Recensioni: 3/5

abbastanza interessante, un libro rigoroso ed erudito ma soprattutto ricognitivo

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