Il Palazzo d'Avalos e il complesso monumentale di Terra Murata sono un importante bene culturale di Procida. Questo libro vuole valorizzarne la storia e insieme porre il grande tema del suo recupero, sottolineandone il forte senso valoriale e simbolico come 'Città rinascimentale nell'isola del Mediterraneo'. Ricostruisce storia e funzioni a cui il complesso è stato destinato nei secoli e, nello stesso tempo, illustra il Piano e il Programma di valorizzazione per il futuro. Il complesso monumentale di Palazzo d'Avalos, residenza e intervento urbano rinascimentale, poi sito reale e infine bagno di pena e carcere, con i suoi circa ventimila metri quadrati, oltre agli spazi aperti e allo storico tenimento agricolo, dovrà ospitare funzioni sostenibili rivolte alla crescita culturale, sociale ed economica dell'isola, ma innanzitutto compatibili con la più appropriata funzione di conservazione e tutela del complesso stesso, in una forma che contemperi e rielabori la sua memoria e, con essa, il suo significato. La sua intensa e luminosa storia percorsa dal finire del '500 allo splendore del '700, fino alle ombre degli ultimi due secoli, è ampiamente narrata come un intreccio indissolubile per intraprendere e tessere il possibile percorso di sviluppo contemporaneo. La sua nuova vita è un momento di rilevanza epocale, poiché è portatrice di un nuovo fondamentale passaggio nell'uso del complesso monumentale che segnerà, ancora una volta come nel passato, il destino dell'isola di Procida. La conoscenza di questo patrimonio, i significati e i valori succedutisi nelle varie epoche, sono dunque oggi anelli essenziali per la costruzione del suo futuro. Procida, isola mediterranea, è una grande risorsa per l'intera regione e parte della straordinaria bellezza dei Campi Flegrei di cui è naturale avamposto e, al contempo, uno dei preziosi gioielli del golfo di Napoli e della sua millenaria storia. Il Palazzo d'Avalos si inserisce, dunque, a pieno titolo tra gli attrattori culturali e del turismo del Sud Italia e la sua rigenerazione può alimentare, in maniera virtuosa, un turismo sostenibile per l'isola. La rinascita di questo complesso monumentale potrà essere un importante tassello per il Mezzogiorno e il Mediterraneo. Potrà aprire le porte all'ospitalità e alla permanenza di visitatori legati alla ricerca, al sistema universitario straniero, alle residenze per creativi e alla produzione culturale divenendo la nuova fabbrica per l'isola nel mondo dell'arte, della conoscenza, della ricerca e dell'alta formazione, accompagnando così le speranze e le visioni del futuro dei giovani di questa splendida terra senza snaturare la sua identità e i suoi ritmi. La valorizzazione dell'ex carcere, dunque, dovrà essere costruita intorno al riuso del Palazzo d'Avalos per attività culturali - gestite anche da istituzioni private: alta formazione nel campo ambientale e turistico, corsi e master universitari internazionali, atelier per artisti - che saranno propulsori anche per sostenere la redditività dell'investimento ricettivo come 'albergo della cultura o dimora storica' negli edifici ottocenteschi realizzati per assolvere la funzione di carcere. In un'economia basata sulla conoscenza, la capacità di attrarre e formare talenti è un fattore decisivo per competere nel Mezzogiorno d'Italia: bisogna investire sul talento dei giovani e la formazione di qualità. Il palazzo, quindi, rappresenterà il motore intelligente di quella che in Europa viene definita oggi 'l'industria culturale della creatività', in una piccola isola dalla forte identità, dai densi valori della tradizione e dai paesaggi mediterranei.
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