Si può pensare ad uno sviluppo alternativo di un pezzettino di Calabria partendo da un antico tracciato ferroviario dismesso? Questa è la prima domanda che ci siamo posti. Senza lasciarci prendere da facili entusiasmi abbiamo seguito, per entrare nel cuore di questo tracciato, il metodo della Tartaruga con gli occhiali all'insegna della lentezza, e abbiamo scoperto il grande patrimonio antropologico, ecologico, storico che ruota intorno a questa sperduta strada di sassi. E con essa, le relazioni umane che si sono intrecciate durante i sopralluoghi o le interviste, nelle quali abbiamo voluto cogliere oltre agli aspetti tecnici, anche la passione manifesta per le cose vissute o per quelle studiate. Una linea reale ma anche immaginaria che unisce piccoli borghi, culture, lingue, bellezze, che emoziona e suggestiona. Un viaggio a tutto tondo, guidati dai narratori del Grand Tour alla scoperta del paesaggio storico, per giungere a quello attuale, tra antiche abitazioni rurali e signorili, storici opifici, antichi luoghi di culto, sorgenti: incrociando il volo di un torcicollo e di un cervo volante, la corsa di uno scoiattolo; inebriandoci col profumo della ginestra e del mandorlo in fiore o, tutt'al più, assaporando frutti spontanei o scrutando l'universo variopinto di orchidee spontanee e di fiori, i "fiori dei pigri". Ma il nostro viaggio non è solo narrazione. È innanzitutto un'analisi approfondita del contesto territoriale passando dall'analisi socio-economica a quella storica e legislativa, a quella paesaggistica e naturalistica, corredata da cartografie tematiche e tantissime foto. Informazioni di base indispensabili per valutare qualsiasi proposta di sviluppo, per le quali abbiamo provato a dare una nostra interpretazione supportandola da una moltitudine di interconnessioni, punti di forza e criticità e da semplici proposte d'intervento. Un percorso di mobilità dolce, che unifica più comuni e dove l'itineranza, l'amore per la natura, la passione per la scoperta e la bellezza del paesaggio si muovono contemporaneamente sullo stesso asse, o per meglio dire, sullo stesso "binario".
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