All'età di otto anni, Leopoldo (Bogdan) Mandi fu aspramente ripreso da un sacerdote in confessione per una cosa da poco. Promise a se stesso: "Quando sarò grande, voglio farmi frate, diventare confessore e usare tanta misericordia e bontà con le anime dei peccatori". Leopoldo diventò frate cappuccino e confessore popolarissimo a Padova. L'ultima sera prima della morte (1942) san Leopoldo aveva confessato fino a mezzanotte: cinquanta penitenti restituiti alla gioia del perdono e della festa di speranza che deve essere la confessione. Papa Giovanni Paolo II l'ha dichiarato santo nel 1983. Attraverso tavole a colori a piena pagina e il piacevole ritmo dei versi, il libro racconta la storia (con alcuni curiosi aneddoti) di san Leopoldo, dalmata, originario di Castelnuovo di Cattaro. Gianni Gennari (scrittore e giornalista) scrive nella Presentazione: "Un bel libro, bei versi, bellissime illustrazioni. Destinato a bambini e adulti. L'ideale sarebbe se lo leggessero e lo guardassero insieme, con vantaggi per ambedue: la saggezza dei grandi, la tenerezza dei piccoli, la suggestività delle immagini, il ritmo dei versi, per ripensare, per immaginare e perché no? Per pregare".)
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