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Dettagli

2022
13 gennaio 2022
416 p., Brossura
9788838942990

Descrizione

Ne Le ossa parlano, Antonio Manzini procede di un altro capitolo nel grande romanzo del suo personaggio: Rocco Schiavone. Un romanzo unico composto da più gialli intricati che esplorano le complessità della natura umana.

«Il mio Rocco Schiavone è tornato, sempre infelice.» – Antonio Manzini, intervista a La Stampa

«Manzini traccia la personalità del suo protagonista introducendo i temi più caldi dell’attualità, denunciando, esprimendo sdegno. E come sempre coinvolgendo il lettore nelle sue trame ben congegnate.» – Giulia Mozzato per Maremosso

Un medico in pensione scopre nel bosco delle ossa umane. È il cadavere di un bambino. Michela Gambino della scientifica di Aosta, nel privato tanto fantasiosamente paranoica da far sentire Rocco Schiavone spesso e volentieri in un reparto psichiatrico, ma straordinariamente competente, riesce a determinare i principali dettagli: circa dieci anni, morte per strangolamento, probabile violenza. L'esame dei reperti, un'indagine complessa e piena di ostacoli, permette infine di arrivare a un nome e a una data: Mirko, scomparso sei anni prima. La madre, una donna sola, non si era mai rassegnata. L'ultima volta era stato visto seduto su un muretto, vicino alla scuola dopo le lezioni, in attesa apparentemente di qualcuno. Un cold case per il vicequestore Schiavone, che lo prende non come la solita rottura di decimo livello, ma con dolente compassione, e con il disgusto di dover avere a che fare con i codici segreti di un mondo disumano. Un'indagine che lo costringe alla logica, a un procedere sistematico, a decifrare messaggi e indizi provenienti da ambienti sotterra-nei. E a collaborare strettamente con i colleghi e i sottoposti, dei quali conosce sempre più da vicino le vite private: gli amori spericolati di Antonio, il naufragio di Italo, le recenti sistemazioni senti-mentali di Casella e di Deruta, persino l'inattesa sensibilità di D'Intino, le fissazioni in fondo comiche dei due del laboratorio. Lo circondano gli echi del passato di cui il fantasma di Marina, la moglie uccisa, è il palpitante commento. Si accorge sempre più di essere inadeguato ad altri amori. È come se la solitudine stesse diventando l'esigente compagna di cui non si può fare a meno. Questa è l'indagine forse più crudele di Rocco Schiavone. La solitudine del bambino vittima è totale, perenne, metafisica, e aleggia sulle affaccendate vicende di tutti quanti i personaggi facendoli sentire del tutto futili a Rocco, confermandolo nel suo radicato pessimismo.

Valutazioni e recensioni

4,7/5
Recensioni: 4/5
(60)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Bellissimo e struggente romanzo, forse il migliore da molti anni a questa parte. Sarà per la mia atavica sensibilità al tema trattato (l'innocenza spezzata e qui negata per sempren ai bambini) ma la storia mi entrata subito nelle ossa. Una indagine serratissima in cui la sottotrama di Italo ci sta alla perfezione e anche i due colpi scena "in rosa", che allentano un po' la tensione. Soprattutto il ritorno di Caterina credo darà nuovi spunti soprattutto per la vita privata di Schiavone, che proprio per l'argomento delicato trattato, è stata messa da parte giustamente da Manzini che ha dimostrato una grande sensibilità. Nota letteraria: il lettore avrà modo di apprendere incidentalmente quale "classico" stia leggendo, per vincere l'insonnia, il nostro vicequestore. Per gli amanti della serie un libro da leggere assolutamente.

Recensioni: 5/5

Una buona lettura, non mi ha coinvolta piu' di tanto ma lo consiglio.

Recensioni: 5/5

E molto interessante lo consiglio vivamente

Recensioni: 5/5

Manzini non ne sbaglia mai uno e questa volta l'amato Rocco Schiavone è costretto ad affrontare la criminalità di cui spesso siamo ignari. Un racconto forte e duro ma estremamente attuale.