Orlando
di Virginia Woolf
Giovane rampollo di nobili natali, Orlando, divenuto favorito della regina, trascorre le sue giornate a gozzovigliare alla vivace corte di Elisabetta I e le sue notti a scrivere poesie piene di sentimento. Durante un inverno, si innamora di una principessa russa ribelle, dalla quale è poi abbandonato. Si succedono due re e, ormai trentenne, Orlando viene inviato come ambasciatore a Costantinopoli, dove un giorno si sveglia da un sonno di sette notti per ritrovarsi in un corpo di donna. Una transizione mistica e misteriosa, che sancirà una cesura nella sua esistenza, e spalancherà le porte del mistero del Tempo. In quello che potremmo definire il romanzo più gioioso di Woolf, «si celebra senza nessuna reticenza la donna, l’essere umano donna . E semmai, riconoscendone il brio ironico e ludico – questo è un divertissement, insiste Virginia Woolf – si dovrà notare che la mutazione che riguarda il personaggio è in realtà un progresso. Sì che potremmo interpretare così: la donna è la versione piú perfetta dell’essere umano; l’essere umano al suo meglio è donna» come scrive Nadia Fusini, che firma questa nuova traduzione. Si potrebbe anche definire Orlando, oltre che una passeggiata caleidoscopica attraverso la Storia, un libro che indaga «la bisessualità intrinseca – innata? organica? fantastica? – della creatura umana». Nel celebrare in esso la sua relazione con l’affascinante donna e scrittrice e poeta Vita Sackville-West, Woolf introduce infatti il tema della libertà e del godimento sessuale; e della possibilità di prenderselo, il piacere, secondo modelli alternativi alle leggi del conformismo patriarcale. Oltre che un classico di sconvolgente attualità, Orlando è un inno alla gioia esuberante dell’avventura, della satira, e un esemplare di impareggiabile scrittura. Il che spiega il successo immediato di pubblico fin dalla prima pubblicazione, nel 1928. «Woolf fa con il linguaggio ciò che Jimi Hendrix fa con la chitarra». Michael Cunningham «Quando ho letto questo libro, ho pensato fosse una biografia allucinogena e interattiva della mia vita, del mio futuro». Tilda Swinton «Quando Woolf insegue Orlando attraverso continenti della storia e geografie del tempo, concede a sé stessa la libertà di esplorare le età dell’Inghilterra, nonché il ruolo della donna, in costante mutamento». Jeanette Winterson «Ho letto e riletto Orlando mille volte nel corso della mia vita, e ogni volta ho avvertito lo stesso senso di libertà». Elif Shafak )
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